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 ITALIA - ITALIA - Telecom: la rinuncia di At&t e la reazione di Tronchetti Provera
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17 aprile 2007 0:00
 
"Il cambiamento delle regole, o meglio le regole poco chiare, ancora di piu' cambiate in corsa, portano inesorabilmente alla perdita di credibilita' e ad una ulteriore riduzione delle possibilita' di investimenti stranieri in Italia che non sono mai stati cosi' bassi come oggi". Il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo commenta cosi' la vicenda Telecom e il ritiro dell'offerta di AT&T. Per Montezemolo, nell'ambito della vicenda Telecom "la reazione preoccupata delle forze politiche o anche i comportamenti di alcune autorities dimostrano una grande, e per certi aspetti grave, confusione di idee sul ruolo che lo stato deve avere. E' necessario - ha spiegato il presidente di Confindustria - dire con chiarezza che non e' compito dello stato e tantomeno della politica stabilire chi debba essere l'azionista di una azienda o di influire sulla scelta di questo azionista. Questa decisione - ha aggiunto - spetta solo al mercato e il mercato premia da sempre chi paga e chi offre di piu'. Lo stato - ha sottolineato ancora Montezemolo - se vuole o evitare rischi di abusi o dare alle imprese obiettivi strategici ha una strada molto semplice che e' quella della regolamentazione, anche attraverso la competenza delle autorita' garanti". Intanto AT&T rinucia a Telecom denunciando le "incertezze del sistema regolatorio" italiano e Marco Tronchetti Provera accusa: "E' davvero un bel Paese....li hanno fatti scappare". E a chi adesso, svanita l'offerta degli americani, spera di portarsi a casa Telecom Italia a buon mercato manda a dire chiaramente:"la venderemo solo al prezzo giusto". E intanto il Presidente della Camera rincara la dose: "Se la rete delle comunicazioni e' unica, il suo monopolio dovrebbe essere pubblico", commenta Fausto Bertinotti. Come era gia' successo il giorno dell'accordo con AT&T, prende il telefono e chiama il direttore del Sole 24 ore Ferruccio De Bortoli. Lo sfogo e' amaro anche se - racconta De Bortoli - il patron della Pirelli "appare sereno e al tempo stesso rassegnato.... La telefonata con la quale AT&T annunciava di ritirare la propria disponibilita' l'ha ricevuta nel pomeriggio. Richard Linder, braccio destro di Edward Wittacre jr. in sistesi gli ha detto che AT&T si alza dal tavolo della trattaviva per l'assoluta incapacita' di comprendere tempi e modi della politica italiana. Per il timore del cambiamento delle regole in corso. Per la mano interventista delle Stato sempre in agguato in economia. Per l'ipotesi di leggi speciali. E non da ultimo - va avanti De Bortoli raccontando il suo colloquio con Tronchetti Provera - per il succedersi del tutto stravagante di dichiarazioni di ostilita', a partire dalle parole del premier Romano Prodi. Di piu': sembra che anche le risposte date dal ministro degli Esteri, nonche' vice premier, Massimo D'Alema domenica scora a Lucia Annunziata nella trasmissione "In 1/2 ora" abbiano avuto il loro peso.
 
 
 
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