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 ITALIA - ITALIA - Telecom: la versione di Tronchetti va in 'onda' all'assemblea Pirelli
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Notizia 
23 aprile 2007 0:00
 
Il disimpegno da Telecom per valorizzare le altre attivita' Pirelli. E' questo l'obiettivo del gruppo della Bicocca, illustrato dal presidente Marco Tronchetti Provera ai soci riuniti in assemblea per approvare i conti di un anno segnato dalla svalutazione della partecipazione Telecom e cosi' concluso con una perdita di circa un miliardo di euro e la mancata distribuzione del dividendo. Alla presenza del 55% del capitale, le oltre cinque ore di dibattito sono state dedicate - come prevedibile - alla ricostruzione alla travagliata storia dei rapporti Pirelli-Telecom dell'ultimo anno. Dalla naufragata trattativa con Rupert Murdoch all'abbandono della presidenza da parte di Tronchetti per "per permettere che non vi fosse uno scontro tra i vertici dell'azienda e i vertici istituzionali". Dalla chiamata al vertice di Guido Rossi, che ha "assolto bene" il compito in una difficile fase nei rapporti con le istituzioni, fino al fallimento delle trattative con la spagnola Telefonica "a fronte di elementi di interferenza interni ed esterni". Poi, infine, "i continui ostacoli che hanno portato a una costante svalutazione del valore di Telecom" e la "decisione di valutare anche la vendita in toto della partecipazione in Olimpia". Una vendita che, ha ribadito Tronchetti, non avverra' "a qualsivoglia prezzo, bensi' a un prezzo che rifletta la valorizzazione che i nostri concorrenti facevano della partecipata Telecom Italia", con Telefonica disposta alcuni mesi fa a versare 3,2 euro per azione e AT&T 2,82 euro ad avvenuto stacco della cedola. L'obiettivo e' "fare cassa per sviluppare le attivita' tradizionali di Pirelli su cui abbiamo grandi prospettive", ha chiarito Tronchetti precisando da un lato che non esistono progetti di scissione del gruppo, ma senza escludere, invece, che il 38,9% di Pirelli Tyre oggi in mano alle banche possa rientrare nel perimetro del gruppo. Da parte sua, Pirelli prende intanto atto che "e' ormai chiaro il concetto che servono alleanze internazionali", ribadisce di avere come unico fronte ufficialmente aperto quello con America Movil e non si sbilancia su altre possibilita', pur riconoscendo che "sul tavolo vi sono altre opzioni". Sulle cordate italiane, Tronchetti si limita cosi' a dichiarare di "leggerle sui giornali", non vuole entrare "in un dibattito che ha una natura diversa" riguardante l'eventuale coinvolgimento di Mediaset ne' si sbilancia su un ritorno all'ipotesi Telefonica o sulla possibilita' che Pirelli, alla fine, possa rimanere parte della futura compagine azionaria di Telecom: "l'ipotesi non c'e' ancora stata messa sul tavolo. Al momento Pirelli come azionista sta uscendo". L'unica certezza, ripete piu' volte, e' che "il gruppo, grazie a una struttura di bilancio solida, non ha fretta" per un disimpegno da Olimpia. Interferenze permettendo. Da qui il nuovo richiamo al rispetto dei ruoli nei rapporti tra imprese, politica e istituzioni: "da parte nostra c'e' un'assoluta disponibilita' al dialogo, perche' crediamo di poter dare un contributo al rafforzamento del sistema delle regole e della trasparenza, ma bisogna parlare in modo serio e a tavoli competenti ed evitare luoghi comuni, demagogia e temi da campagna elettorale. L'unica campagna - ha concluso Tronchetti - deve essere quella per la crescita e la modernizzazione del Paese".
 
 
 
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