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 ITALIA - ITALIA - Tlc. Tim, Wind e Tre verso sanzione per bollette 28 gg
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Notizia 
17 maggio 2018 8:34
 
 Le bollette telefoniche che erano a 28 giorni sono tornate per legge su base mensile, ma le informazioni sulle modifiche tariffarie e, quindi, l'esercizio del diritto di recesso per i consumatori non sono assicurati. Per questo L'Autorita' per le tlc ha deciso di avviare un procedimento sanzionatorio nei confronti di Tim e Wind, che rischiano multe fino a oltre un milione ciascuna. La storia e' quella infinita della fatturazione, che sembrava piu' o meno risolta con l'imposizione per legge a tornare alla cadenza mensile a partire dal mese di aprile. Le aziende si sono uniformate alle nuove regole ma gli 'strascichi' sono molteplici: non solo l'istruttoria dell'Antitrust aperta qualche settimana fa che ha sospeso i rincari scattati piu' o meno all'unisono, non solo la partita dei 'rimborsi' ancora aperta all'Agcom, adesso e' la stessa Agcom a intervenire di nuovo. L'Autorita' guidata da Angelo Marcello Cardani lo fa con un provvedimento ad hoc per Tim e Wind Tre, 'pizzicate' a non rispettare le regole in fatto di informazioni alla clientela. In particolare, l'Autorita' ha preso in esame la riformulazione delle tariffe operata dalle due societa' proprio dopo i rilievi dell'Antitrust e le ha richiamate al "rispetto degli obblighi previsti in materia di informativa nei confronti degli utenti interessati dalla nuova manovra al fine di consentire, anche mediante il legittimo esercizio del diritto di recesso, scelte contrattuali consapevoli". Dal monitoraggio, infatti, e' emerso che "gli operatori richiamati non hanno assicurato, per il tramite delle comunicazioni rese all'utenza finale attraverso SMS e sito aziendale, informazioni chiare, complete e trasparenti" e che "le informative non hanno rispettato il quadro regolamentare in materia di diritto di recesso". Per questo e' scattato il procedimento: per arrivare alle sanzioni vere e proprie ci vorranno adesso fino a 150 giorni dalla notifica, ma le multe potrebbero essere pesanti e fino a 1.160.000 euro. I parametri che verranno presi in considerazione sono la gravita' delle azioni (se reiterate e' piu' pesante), l'opera svolta dalle aziende per porre rimedio e le condizioni economiche di chi subisce le sanzioni.
 
 
 
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