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 ITALIA - ITALIA - Tv a pagamento. Governo: riduzione dell'affollamento pubblicitario. Sospetti di conflitto di interessi
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18 dicembre 2009 13:09
 
La 'riduzione graduale dei tetti di affollamento orario per tutti i canali a pagamento, sia satellitari che terrestri, nel prossimo triennio (16% dal 2010, 14% dal 2011, e, a regime, 12% a decorrere dal 2012)' e' uno dei punti chiave dello schema di decreto legislativo di recepimento della nuova direttiva Ue in materia di tv e servizio audiovisivi, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri. Lo conferma il ministero dello Sviluppo economico-Comunicazioni, sottolineando che 'il provvedimento, che verra' inviato alle commissioni parlamentari per il parere di competenza, e' pienamente conforme con la disciplina comunitaria'. La riduzione degli affollamenti, sottolinea ancora il ministero, e' 'finalizzata a garantire il consumatore-utente della pay tv' ed e' stata tra l'altro 'chiesta dalla Fieg (la federazione degli editori di giornali, ndr)'.
Si pone fine cosi' al tira e molla del governo sull'introduzione o meno della novita', che vedeva divergenze nell'ambito dell'esecutivo stesso. Alla fine e' prevalso l'orientamento che inevitabilmente fa scattare i sospetti di conflitto di interesse. La decisione del governo Berlusconi e' vista da molti come un regalo di natale per Mediaset, il gruppo del presidente del consiglio, che dalla decisione sara' avvantaggiata a scapito di Sky, la tv a pagamento che piu' incassa dalla pubblicita' e che dovra' ridurre il tempo dedicato agli spot. Per ora nessun commento dalla societa' di Rupert Murdoch, che nei giorni scorsi aveva ricevuto il via libera al nuovo canale Cielo che va in onda sul digitale terrestre, prima bloccato dal governo.

 
 
 
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