La Commissione Europea ha inviato al governo tedesco una lettera di costituzione in mora dopo averla ripetutamente invitata a non adottare una legislazione che concede a Deutsche Telekom una "vacanza normativa" nonostante abbia una posizione dominante nel mercato della banda larga in Germania. Entro quindici giorni Berlino dovra' rispondere. Bruxelles intende deferire la Germania alla Corte di Giustizia Europea. Il procedimento di infrazione avviato comunitario riguarda alcune modifiche della normativa tedesca in materia di telecomunicazioni appena entrata in vigore. Tali modifiche, indica una nota comunitaria, sono state proposte dal governo tedesco nella primavera del 2006. Avrebbero l'effetto di sottrarre alla concorrenza la rete per l'accesso veloce a Internet di Deutsche Telekom proprio come aveva chiesto l'operatore storico tedesco che e' ancora parzialmente di proprieta' pubblica. Tale vacanza normativa, ricorda Bruxelles, verrebbe concessa senza consultare ne' la Commissione ne' le autorita' di regolamentazione di altri stati membri "come impone invece la legge comunitaria in materia di Tlc al fine di garantire trasparenza e migliore funzionamento del mercato interno". La richiesta comunitari di non procedere e' rimasta senza esito. Secondo la Commissione Europea la legge tedesca nella forma in cui e' stata adottata "indebolisce la posizione dei concorrenti attuali di Deutsche Telekom e rende piu' difficile ai nuovi concorrenti l'accesso ai mercati tedeschi".
Inoltre la legge "tenta di influenzare la decisione che l'autorita' tedesca di regolamentazione responsabile delle telecomunicazioni elettroniche dovra' prendere in merito alla concessione ai concorrenti di Deutsche Telekom dell'accesso alla nuova rete Vdsl, che l'operatore storico sta realizzando". Di conseguenza la legge "interferisce con il potere discrezionale dell'autorita' di definire e analizzare i mercati in base alle norme comunitarie". Deutsche Telekom controlla l'accesso a 9 milioni 400 mila linee delle 12 milioni 900 mila esistenti. La penetrazione della banda larga in Germania e' significativamente piu' bassa (16,36%) rispetto agli stati membri dell'Unione Europea leader in questo campo come Danimarca e Olanda che vantano una penetrazione di quasi il 30%. Per la commissaria europea alle Tlc, Viviane Reding il caso tedesco "e' il peggior segnale che si possa dare per gli investimenti in quanto al momento in Germania la certezza giuridica non e' garantita ne' all'operatore storico ne' ai nuovi operatori".