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 U.E. - U.E. - Ue. Tlc: si lavora per creare un'Authority europea
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9 febbraio 2007 0:00
 
I rappresentanti delle Authority nazionali di regolamentazione delle telecomunicazioni dei 27 paesi membri dell'Ue discuteranno, durante una riunione a Bruxelles giovedi' e venerdi' prossimo, le proposte contenute in un 'non paper' della Commissione per la creazione di una sorta di Agcom europea, incaricata di "promuovere la concorrenza, gli investimenti e gli interessi dei consumatori nel mercato interno delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica". La nuova agenzia sara' chiamata "Autorita' per la rete europea delle comunicazioni" ('European Communications Network Authority' - Ecna).
Il 'non paper', di cui l'agenzia stampa Apcom e' in possesso, e' un documento di lavoro confidenziale dei servizi del commissario Ue responsabile dei Media e della societa' dell'informazione, la lussemburghese Viviane Reding. La settimana prossima i rappresentanti delle 27 Authority nazionali, che saranno riuniti sotto la presidenza del numero due dell'Agcom italiana, il direttore generale Roberto Viola, dovranno anche rispondere a 18 domande indirizzate loro dalla Reding a novembre sull'estensione dei compiti della futura agenzia europea, oltre al suo 'core business'. Il 'non paper', infatti, ne delinea gia' compiti e strutture con un testo stringato (sei pagine) articolato in 27 punti essenziali, anche se la proposta ufficiale vera e propria per la nascita dell'Ecna verra' presentata a luglio dalla Commissione.
La Reding si conferma cosi' - dopo il recente intervento normativo per la diminuzione dei costi del roaming nel mercato Ue di telefonia mobile - come uno dei pochi commissari europei della squadra di Jose' Manuel Barroso capaci di promuovere iniziative legislative con rapidi effetti concreti, invece di produrre copiosi documenti di strategia, Libri bianchi e verdi di analisi e consultazione, comunicazioni, rapporti e annunci che prospettano future norme possibili, che poi si arenano per l'opposizione preventiva di uno o due Stati membri. In questo caso, la proposta sara' fondata su una base giuridica solidissima (l'Art.95 del Trattato Cee, riguardante le competenze dell'Ue per il mercato interno) e partira' immediatamente con l'iter di co-decisione legislativa, in cui la Commissione e il Parlamento europeo hanno piu' potere di qualche governo reticente. La nuova autorita' europea dovrebbe essere operativa gia' nel 2009.
Secondo il 'non paper, l'Ecna garantira' "la piena coerenza delle regolamentazioni economiche (analisi dei mercati e rimedi)" nel mercato interno delle comunicazioni elettroniche, assumendo le competenze in questo settore che sono oggi attribuite alla Commissione europea. Si occupera', inoltre, della coerenza delle normative sulla tutela di consumatori e su altri aspetti regolamentari (per esempio quelli riguardanti i numeri telefonici). Un'altra competenza possibile (ma questa e' un'opzione ancora in discussione) potrebbe riguardare "l'attribuzione dello spettro delle frequenze e la determinazione delle condizioni per le reti e i servizi pan-europei". Oggetto di dibattito, inoltre, e' la possibilita' che l'Ecna si occupi anche dei contenuti, in considerazione dell'evoluzione in corso verso la cosiddetta 'convergenza' di tutti i servizi di comunicazione elettronica, Tv compresa. Non e' ancora chiaro, insomma, se l'Authority europea potra' avere competenze simili all'Agcom italiana anche riguardo al mercato radiotelevisivo, o se si limitera' strettamente al settore delle Tlc.
Istituzionalmente, l'Ecna e' ispirata al modello della Banca centrale europea (Bce)/ Sistema europeo delle banche centrali. E questo e' vero in particolare per il princi'pio dell'indipendenza piena - dai poteri politici ed economici - che verra' garantita non solo alla nuova agenzia Ue, ma anche alle 27 Authority nazionali. Gli statuti delle agenzie delle comunicazioni di ogni Stato membro dovranno essere rivisti alla luce di tre requisiti essenziali: i loro vertici decisionali dovranno essere nominati per almeno 5 anni, e non potranno essere rimossi o licenziati se non per motivi gravi ("serious misconduct") o per sopravvenute condizioni che non permettessero loro di svolgere piu' il proprio mandato; il terzo requisito riguarda le risorse, in termini finanziari e di personale, che dovranno essere garantite alle Authority per eseguire i propri compiti.
Gli organismi decisionali dell'Ecna consisteranno in un Board di gestione di tre persone (compreso il presidente) - con un mandato di sei anni rinnovabili una volta -, di un "Consiglio dei regolatori europei" di 12 membri (i tre del Board, piu' 9 presidenti di Authority nazionali) e dell'Assemblea generale dei capi delle agenize nazionali.
Per l'istituzione dell'Ecna, fra l'altro, e' prevista una 'sunset clause' (clausola di dissoluzione), secondo quanto raccomandano la moderne teorie sulla liberalizzazione dei mercati (la regolamentazione specifica di settore e' necessaria solo all'inizio del processo). Il 'non paper' prevede che l'Authority sia dissolta nel 2018, a meno che non sia necessario prorogarne il mandato per la persistenza di problemi di concorrenza nel mercato interno, o perche' l'Ecna si occupi dei servizi di comunicazione paneuropei (se questa opzione verra' accettata). Successivamente alla sua dissoluzione, il settore delle comunicazioni elettroniche verra' regolato non piu' da apposite normative europee 'ex ante', ma dal normale diritto comunitario della concorrenza.
 
 
 
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