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 U.E. - U.E. - Ue. Ultimo tentativo di accordo su nuove norme roaming
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11 maggio 2007 0:00
 
C'è ancora una sola 'chance', martedì prossimo, che le istituzioni europee riescano a trovare un accordo sulle nuove norme per la riduzione delle tariffe del roaming applicate alla telefonia mobile nell'Ue, in modo che siano in vigore entro le vacanze estive, come voleva originariamente il commissario alle Tlc Viviane Reding. Lo ha affermato, ieri a Bruxelles, il relatore dell'Europarlamento che sta negoziando il testo legislativo con la Commissione e il Consiglio Ue, l'austriaco Paul Ruebig (Ppe). Solo in caso di accordo martedì 15 maggio a Bruxelles, ha spiegato Ruebig, si potrà avere l'approvazione della plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, il 24 maggio, in tempo per l'adozione finale da parte dei ministri del Ventisette al Consiglio Ue delle Tlc del 7 giugno, a Lussemburgo.

Ruebig ha riferito che l'Europarlamento è pronto a fare delle "concessioni significative" sui punti in cui le posizioni dell'Assemblea sono più divergenti da quelle del Consiglio, pur di rispettare l'impegno verso i consumatori di tagliare già durante le vacanze di quest'anno i costi delle chiamate effettuate e ricevute col cellulare all'estero.

Le nuove norme fissano per le tariffe del roaming dei tetti massimi che rappresenterebbero una riduzione fino al 70% dei prezzi attuali. Secondo la Commissione, il costo per gli operatori di una chiamata in roaming è inferiore a 20 centesimi di euro, ma gli utenti pagano intorno a 1,54 euro. Il contrasto maggiore fra l'Europarlamento (appoggiato dalla Commissione) e i ministri dei Ventisette riguarda il meccanismo di passaggio alla tariffa 'europea' per gli utenti che attraversano una frontiera interna dell'Ue. Per l'Assemblea di Strasburgo, il passaggio dovrebbe essere automatico, con la possibilità per l'utente di scegliere, solo se lo richiede, una delle tariffe diverse offerte dalle compagnie di telefonia mobile (sistema 'Opt-out'). Il Consiglio Ue, invece, sostiene il meccanismo 'Opt-in', in base al quale le tariffe di roaming 'calmierate' secondo i tetti europei si applicherebbero solo se e quando l'utente lo richiedesse. Le compagnie telefoniche, che appoggiano questa seconda alternativa, sostengono di poter offrire dei 'pacchetti' tariffari personalizzati, interessanti per alcune fasce di clienti, in cui, ad esempio, il prezzo più alto del roaming verrebbe compensato da tariffe più basse per le telefonate locali.
 
 
 
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