"Sarà nazionalizzato tutto ciò che è stato privatizzato". Dopo il giuramento della nuova squadra ministeriale che lo affiancherà nel suo secondo mandato, il presidente venezuelano Hugo Chávez ha annunciato "leggi rivoluzionarie" che - sostiene - condurranno il paese verso il "socialismo del XXI secolo". La parola d'ordine di Chávez è dunque nazionalizzazione. Il primo settore al quale ha fatto riferimento il presidente è quello delle telecomunicazioni, con l'impresa CANTV (Compagnia Anonima Nazionale di Telefonia del Venezuela), privatizzata nel 1991 e attualmente controllata da un consorzio formato dalla statunitense Verizon Communications e dalla spagnola Telefonica. "Sia nazionalizzata la CANTV, la nazione deve recuperare la proprietà dei mezzi strategici di sovranità, sicurezza, difesa", ha detto il presidente. Ma la sua nuova politica economica non si limiterà alle telecomunicazioni: verranno nazionalizzati anche altri settori considerati strategici, tra cui "l'acqua e l'elettricità". Secondo il leader venezuelano, lo Stato deve riassumere il controllo della raffinazione di greggio e deve essere limitata l'autonomia della Banca centrale venezuelana. Le parole di Chávez sono solo un anticipo del discorso che terrà domani, durante l'investitura presidenziale. Il presidente ha aggiunto che per ora i suoi sono "esempi", ma ha chiarito che sarà questo il nuovo trend economico del Venezuela nei prossimi anni.Chávez ha inoltre annunciato l'intenzione di chiedere "poteri speciali" per approvare "leggi rivoluzionarie" con un impatto economico-sociale superiore a quello ottenuto con le norme del 2001. Le scelte economiche fatte dal presidente in quell'anno portarono a un fortissima tensione: uno sciopero paralizzò la produzione venezuelana per mesi. La tensione degenerò fino al tentativo di golpe del 2002.Le privatizzazioni venezuelane iniziarono nel 1990 e riguardarono le telecomunicazioni, la compagnia aerea statale e la siderurgia. Queste operazioni si conclusero prima dell'arrivo di Chávez al potere (1999).Nel nuovo governo di Chávez sono stati rinnovati i nomi di una quindicina di ministri. Teoricamente il secondo mandato termina nel 2013, ma il presidente ha detto che "entriamo in una nuova era, che abbiamo chiamato progetto nazionale 2007-2021". Dichiarazioni programmatiche che continueranno a far discutere.