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 ITALIA - ITALIA - Vodafone anticipa: no ai costi di ricarica gia' da domenica
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Notizia 
28 febbraio 2007 0:00
 
Da domenica prossima le carte prepagate Vodafone non avranno più i costi fissi e i contributi per la ricarica. La società della telefonia cellulare ha così deciso di anticipare il decreto Bersani che vieta di applicare i costi che non siano di traffico telefonico da lunedì 5 marzo. L'eliminazione dei contributi riguarderà qualsiasi ricarica, e non solo quelle che si acquistano negli esercizi commerciali. D'ora in poi il valore speso per ricaricare il proprio credito telefonico sarà interamente disponibile per il traffico. Non verranno restituiti invece i costi di ricarica sulle ricariche effettuate prima del 4 marzo 2007, data di entrata in vigore del decreto Bersani. In compenso, le ricariche acquistate prima di quella data ma effettuate a partire da essa, non prevedono costi aggiuntivi, ma saranno di solo traffico. Questo è vero anche se sulla ricarica è presente ancora il costo di ricarica. Ad esempio: se si acquista una ricarica da 10 euro (con indicato 8 euro di traffico e 2 di ricarica) il traffico disponibile sarà accreditato sarà pari a 10 euro. Il decreto Bersani prevede anche alcune altre novità riguardo al traffico telefonico. Esso vieta la previsione di termini temporali massimi di utilizzo del traffico acquistato a partire dal 5 marzo 2007, mentre lascia la validità della carta ricaricabile invariata (12 mesi dall'ultima ricarica effettuata). Inoltre, dal 4 marzo sarà possibile richiedere la restituzione del traffico residuo di una sim disattivata per scadenza, portabilità o per la quale si vuole esercitare il diritto di recesso, acquistando una carta servizi da 8 euro e inviando una richiesta scritta tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all'indirizzo indicato nell'apposito modulo scaricabile direttamente online o disponibile presso i punti vendita autorizzati delle compagnie di telefonia mobile. Il decreto prevede poi la facoltà di recesso dal contratto senza vincoli temporali o ritardi non giustificati da esigenze tecniche e senza spese non giustificate da costi effettivamente sostenuti dall'operatore. A seconda dell'offerta ci saranno penali differenziate e commisurate ai costi sostenuti dalla compagnia telefonica (la penale viene sempre indicata sulla proposta di contratto).
 
 
 
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