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 ITALIA - ITALIA - Wind: impatto negativo sui conti di 300 milioni per il Bersani
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Notizia 
17 maggio 2007 0:00
 
Wind stima un impatto negativo sui propri conti derivanti dall'eliminazione dei costi di ricarica di circa 300 milioni (decreto Bersani). Pesera' per altri 100 milioni circa il taglio delle tariffe di terminazione fisso-mobile (quanto viene riconosciuto dal gestore dell'utente chiamante al gestore dell'utente ricevente) e dal taglio delle tariffe di roaming internazionale. È quanto dichiarato dall'Ad di Wind, Paolo Dal Pino.
"Il primo impatto lo abbiamo registrato a marzo e stimiamo per l'intero anno un effetto negativo sull'Ebitda di circa 300 milioni dal decreto Bersani puro, più altri 90-100 milioni dal taglio delle tariffe di terminazione fisso-mobile e dal roaming internazionale", ha dichiarato Dal Pino. In particolare sul taglio delle tariffe di terminazione, Dal Pino, pur sottolineando che il settore Tlc è stato "molto ben regolato" dalle Authority, tuttavia, ha sottolineato che: "C'è stata una distorsione del mercato e del sistema competitivo e bisognerebbe considerare e analizzare l'informazione di mercato per verificare se ci sia stata o meno questa distorsione". Per quanto riguarda invece il progetto Ipo di Wind, Dal Pino ha dichiarato che "è materia su cui decide il numero uno Naguib Sawiris". Infine, sulla possibile sanzione che l'Authority delle Telecomunicazioni potrebbe infliggere a Wind per le modalità con cui è stato comunicato ai clienti il cambiamento al rialzo di alcune tariffe, Dal Pino ha dichiarato che dal suo punto di vista Wind "non è sanzionabile. Noi siamo tranquilli abbiamo avvisato i clienti in base a quanto richiesto dalla legge e abbiamo fatto tutto quello che dovevamo".
 
 
 
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