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CRISI ELITEL: I DISAGI DEGLI UTENTI NON SI CURANO CON LE RISPOSTE BUROCRATICAMENTE CORRETTE DELL'AGCOM
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Comunicato 
11 luglio 2007 0:00
 

Firenze, 11 luglio 2007. L'operatore telefonico Elitel e' in crisi e sara' commissariato. Non riesce a pagare un debito a Telecom Italia, che per tutelare il proprio credito taglia le linee ai clienti Elitel (circa 400 mila, in maggioranza aziende). Sindacati e Governo stanno cercando di salvare i posti di lavoro (150 dipendenti e 1.850 lavoratori "atipici"). C'e' il tentativo di evitare eccessivi disagi agli utenti. Come riportato dal quotidiano online "Punto-Informatico", l'Agcom specifica: "Telecom ha distaccato le linee rispettando le norme. Ora si sta cercando di far dialogare le parti nell'interesse degli utenti restati senza linea". Il dialogo, se non ci fosse stato l'intervento del Ministero, sarebbe tuttavia in stallo: Elitel ha detto di non avere proposte aggiuntive per ripagare il debito e Telecom ha rifiutato tutte quelle precedenti.
Non ci interessa la questione societaria di Elitel e dei poco limpidi rapporti con il presunto ex monopolista. Ci chiediamo pero': a che serve l'Autorita' per le Garanzia nelle Comunicazioni? Sicuramente e giustamente a garantire Telecom e i suoi crediti. Supponiamo, pero', che l'Agcom sia stata istituita anche per tutelare gli utenti. Di fronte a una situazione straordinaria non puo' dire alle due controparti (Elitel e Telecom) un semplice "dialogate", perche' il suo ruolo e' quello di ridurre al minimo i disagi delle centinaia di migliaia di utenti, in situazioni straordinarie come l'attuale. Situazione che sicuramente all'Agcom conosceva da tempo. Non bastano risposte burocraticamente corrette.

Domenico Murrone, consigliere Aduc
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