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NUOVE TUTELE CONSUMATORI. BENE, MA E' TROPPO POCO E VEDREMO NELLA PRATICA
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Comunicato 
27 luglio 2007 0:00
 

Firenze, 27 Luglio 2007. I due decreti legislativi approvati dal Consiglio dei ministri sono sicuramente un buon passo verso una maggiore tutela dei consumatori, ma e' troppo poco.
In materia di pubblicita' ingannevole, per esempio, proprio ieri, grazie all'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno, avevamo presentato una proposta di legge che trattava le stesse materie oggi affrontate dal decreto del Governo e in parte soddisfatte: l'iniziativa d'ufficio dell'Antitrust nel procedere contro le pubblicita' ingannevoli e l'aumento delle sanzioni massime per chi viene riconosciuto colpevole. In questo ultimo aspetto, pero', il Governo ha solo raddoppiato gli attuali importi, mentre le nostra proposta li decuplicava e li legava anche al fatturato lordo delle aziende ritenute colpevoli, una sanzione che potrebbe funzionare da potente deterrente. Il raddoppio deciso oggi, invece, e' solo una piccola pillola contro i danni e le truffe che quotidianamente, specialmente le aziende di telecomunicazioni, fanno nei confronti dei consumatori. Comunque anche questo piccolo aumento rappresenta una tendenza, su cui lavoreremo alacremente per portarla alle dimensioni di vero rimedio contro un certo uso e abuso della pubblicita'.
Per quanto riguarda invece la lista nera dei dieci comportamenti vietati [a], per ora ci sembrano delle buone intenzioni. Aspettiamo di vedere come saranno messe in pratica, ricordandoci, purtroppo, di quante cose previste nei precedenti decreti Bersani sono rimaste lettera morta (per esempio la class action) oppure sono state realizzate al contrario di come erano state annunciate (per esempio la liberalizzazione dei taxi). E, per ora, nella lista presentata, ci sono alcune cose che ci lasciano perplessi perche' un po' demagogiche (punto 5 - far credere al consumatore che in caso di mancato acquisto del prodotto sia in pericolo l'attivita' lavorativa del venditore), perche' gia' sanzionate dalle attuali normative (truffa et similia) o applicabili solo se, come avevamo auspicato con la nostra proposta di legge, le sanzioni siano veramente scoraggianti e non rappresentino solo una sorta di dazio da pagare per continuare a violare le norme.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

[a]
1) effettuare visite non gradite a casa del consumatore;
2) effettuare ripetute sollecitazioni commerciali per telefono, posta elettronica o altro messo;
3) esortare i bambini o convincere i genitori ad acquistare i prodotti reclamizzati;
4) lasciare intendere che il consumatore abbia già vinto un premio in caso di acquisto di un prodotto;
5) far credere al consumatore che in caso di mancato acquisto del prodotto sia in pericolo l'attività lavorativa del venditore;
6) presentare come gratuita l'offerta di un prodotto quando, in realtà, saranno caricati sul consumatore i costi di spedizione;
7) esibire al consumatore un marchio di qualità non autorizzato o presentare un prodotto con certificazioni non veritiere;
8) sollecitare all'acquisto dichiarando che il consumatore non troverà quel prodotto ad un prezzo così basso presso nessun altro venditore;
9) fare pressing psicologico sul consumatore dando l'impressione che non possa lasciare i locali senza acquistare un qualche prodotto o concludere un contratto;
10) dare informazioni non veritiere sulla qualità del prodotto, sui prezzi di mercato e sulle proprietà curative del prodotto.
 
 
 
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