Buongiorno,
vi scrivere per chiedere alcune informazioni. L'anno scorso, nel mese di luglio, a seguito della rimodulazione dell'offerta Infostrada, ho chiesto il recesso dal contratto seguendo le indicazioni fornite in bolletta e utilizzando il modulo che loro avevano disponibile sul loro sito. Sono stato contattato dal call center Infostrada a cui ho spiegato chiaramente le motivazioni e ho declinato l'offerta nuova che mi hanno fatto. Nell'ultima bolletta, però, mi sono ritrovato nel conto il costo di disdetta di 65 €. Ho mandato un reclamo, con raccomandata A/R, chiedendo di rimandarmi la bolletta corretta perché c'era un evidente errore. Visto il prolungamento dei tempi, ho epurato dalla bolletta i 65 euro e pagato il resto. Da allora mi hanno mandato mail e lettere (non PEC e non raccomandate) alle quali non ho più risposto. Due settimane fa mi è arrivata una lettera di messa in mora, per posta semplice, di un avvocato di Roma che minacciava di andare per vie legali. A questa è seguita una chiamata dallo studio, dove ho spiegato i motivi per cui non intendo pagare, e una mail (normale, io non ho la PEC) con lo stesso contenuto della lettera semplice. Cosa mi consigliate di fare? Ad oggi nessuno ha risposto per quale motivo dovrei pagare questi 65 €.
Ilir, da Parma (PR)

Risposta:
le messe in mora si fanno tramite raccomandata A/R, e sembra che questo non sia il suo caso. Ignori quindi la pretesa, e se dovesse arrivare una messa in mora come la legge prevede e/o dovessero sospenderle un qualche servizio che lei legittimamente sta usufruendo, visto che il reclamo ufficiale a suo tempo lo aveva gia' fatto, se non e' passato un anno dalla sua raccomandata A/R (nel caso, dovrebbe rifarla), per il prosieguo, legga qui:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php