A gennaio 2023 ho disattivato la mia rete fissa vodafone. Da contratto avrei dovuto restituire anche il modem ma precedentemente mi era stato detto che non avrei dovuto farlo perché era passato abbastanza tempo dall'inizio del contratto.
12/04/23: Vodafone mi invia un'email chiedendomi di pagare 50€ per la non restituzione del modem.
14/04/23: il servizio clienti mi assicura che mi sarebbe bastato restituire il modem e non avrei dovuto pagare la penale.
20/04/23: Vodafone mi conferma di aver ricevuto il modem.
29/04/23: Vodafone mi comunica che nonostante io abbia restituito il modem ciò è avvenuto troppo tardi e rimane comunque la penale da pagare.
Lo stesso giorno ricontatto il servizio clienti, riesco a parlare con l'ufficio tecnico che mi assicura di non dover pagare la penale.
Tra il 5/05/23 e il 27/07/23 ricevo dei solleciti di pagamento che però decido di non pagare ascoltando ciò che mi aveva assicurato l'ufficio tecnico.
18/04/24: ricevo un'email da Parrcredit che richiede il pagamento dell'email in giornata.Purtroppo l'email finisce nello spam e la leggo solo giorni dopo.
26/04/24: sto aspettando una risposta da Parrcredit, mentre il servizio clienti di Vodafone ha aperto una pratica interna e mi ha chiesto di compilare nuovamente dei moduli per certificare l'invio del modem.
Più operatori mi hanno detto di non dover pagare questa penale poiché mi bastava restituire il modem. Ora mi stanno richiedendo nuovamente questi soldi.
Come mi devo comportare?
Riccardo, dalla provincia di CO

Risposta:
letta la cronologia descritta nella quale la riscossione del presunto credito è stata ceduta dal gestore ad una agenzia di recupero credito, le consigliamo di ignorare ogni sollecito che da quest'ultima le giunga in via informale, rimandando la sua attenzione solo nel momento di recapito di un sollecito tramite lettera raccomandata AR.