Buonasera, in data 12/09/2023 ho inviato una pec all'indirizzo [email protected] con richiesta di cessazione della linea, allegando copia del documento d'identità, ma la TIM ha ignorato la mia richiesta e ha continuato ad inviarmi la fattura anche i mesi successivi, come se fossi ancora loro cliente.
Dopo aver parlato non so più con quanti operatori, mi fu anche consigliato d'inviare per mail una contestazione per ritardata cessazione, cosa che ho fatto. Finché dopo un estenuante colloquio con un ennesimo operatore, che tentava di giustificare l'inghippo perchè non avevo allegato la copia del documento d'identità, cosa assolutamente non vera e facilmente verificabile, decide finalmente di "farmi la grazia" e di prendere in considerazione la mia richiesta
didisdetta, ma facendola partire dal mese successivo, prendendo quindi come data valida, non quella della mia pec, ma quella del nostro colloquio. Siamo arrivati al punto che la TIM mi ha inviato il sollecito di pagamento. Si tratta di €50,42, ma io non ho intenzione di dargliela vinta e vorrei pagare solo quello che devo. In attesa di un vostro cortese riscontro, saluto cordialmente.
Stefania, da Livorno

Risposta:
questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.