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lettera di messa in mora Wind
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Lettera 
10 giugno 2017 0:00
 
Buongiorno, ho ricevuto una lettera di messa in mora da studio legale per Wind (vedi allegato_1).
Un breve accenno di come sono andate le cose: avevo un contratto linea fissa + adsl "per sempre" a 19,95 al mese con Infostrada che è stato, da loro, rotto unilateralmente, aggiungendomi un servizio inutile al costo mensile di 23,90 a mia insaputa in quanto in quella occasione non mi hanno mandato la bolletta con questa variazione. Fatto sta che me ne sono accorto dopo da una verifica sul mio conto bancario. Dopo qualche mese hanno rotto ancora chiedendomi il costo mensile per 4 settimane. a questo punto, essendo stato informato in tempo ho potuto recedere dal contratto come mio diritto. Quindi mi hanno mandato un bolletta (vedi allegato_2) con i costi dell'abbonamento e i consumi più dei costi aggiuntivi circa 34,93 euro per una "sim". In realtà all'inizio mi è stato regalato un' apparecchio per vedere le foto in TV "chromecast" e per questo sono dovuto andare in una loro sede a ritirarla. Allora mi avevano fatto firmare delle carte per la domiciliazione bancaria e poi per questa sim che dicevano che fa parte del contratto (vedi allegato_3). In realtà non serve per il servizio richiesto, infatti non l'ho mai utilizzata. Comunque, a quanto posso capire era un appiglio per farmi pagare all'uscita dal contratto, adesso vogliono quella cifra perché sono uscito dal contratto. Allora dico: io ho recesso dal contratto ma non per iniziativa mia ma perché sono stato indotto da loro che hanno violato il contratto ed io per conseguenza non avendo più convenienza ne sono uscito, per me il contratto iniziale andava bene, purtroppo dopo con le successive variazioni a loro vantaggio non era più conveniente per me. Adesso secondo quanto descritto cosa mi conviene fare? Se non rispondo rischio qualcosa? Devo pagare? Devo rispondere? Pago la rimanenza che secondo loro gli devo ma no quella che mi chiede lo studio legale? Grazie. Cordiali saluti
Salvatore, da Lecco (LC)

Risposta:
con la forza delle sue ragioni in merito all'accaduto, se la messa in mora le è pervenuta è una raccomandata AR, deve rispondere con altrettanta formalità contestando l'addebito con adeguate motivazioni. Se è una lettera ordinaria invece, meglio astenersi da ogni interlocuzione.
 
 
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