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 ITALIA - ITALIA - Banda larga. Accordo Governo-gestori: il nuovo 'tavolo' ha tre mesi per creare società della fibra
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Notizia 
11 novembre 2010 9:47
 
Una partnership pubblico-privata con il compito di promuovere la realizzazione di quelle infrastrutture passive necessarie alle reti di nuova generazione e garantire la fibra ottica agli italiani. Questo il memorandum of understanding siglato al ministero dello Sviluppo economico dal ministro Paolo Romani e dalle sette societa' (Telecom Italia, Vodafone, Fastweb, Wind, H3G, Tiscali, BT) che parteciperanno insieme al tavolo governo-operatori, un comitato esecutivo con il compito di sviluppare un business plan. Il veicolo societario avra' il compito non solo di realizzare l'infrastruttura passiva per le reti a banda ultralarga m anche quello di coinvolgere le Regioni, gli Enti locali e le istituzioni finanziarie pubbliche e private. La Cassa Depositi e Prestiti, ad esempio, potra' partecipare "sia equity sia in conto finanziamento al progetto - ha annunciato Romani - a patto che il progetto sia remunerativo". Il veicolo societario effettuera' gli investimenti necessari per implementare l'infrastruttura (opere civili di posa, cavi in fibra spenta, canalizzazioni verticali negli edifici e locali per la terminazione delle fibre ottiche) con caratteristiche di neutralita', apertura, economicita', efficienza ed espansibilita'. Alla base dell'intero piano c'e' il principio della sussidiarieta', vale a dire la possibilita' di intervenire solo la' dove i privati non realizzano investimenti. E il Comitato esecutivo avra' tre mesi di tempo per definire il piano esecutivo del nuovo veicolo societario (presieduto dal ministero e al quale parteciperanno un rappresentante per ciascun operatore firmatario), indicare il modello di governante e il business plan anche in funzione del quadro regolamentare per l'accesso alle infrastrutture e alle reti che sara' definito dall'Agcom.
La governance, ha ipotizzato il ministro, "immagino sara' direttamente proporzionale alla capacita' di investimento di ciascun operatore ma ancora e' presto per dire quanto". Si tratta, in sostanza, dell'attuazione del piano "Italia digitale" che arriva dopo il programma messo in cantiere dal governo per superare il digital divide e un passaggio fondamentale, ha ricordato anche Romani, per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda digitale europea che prevede per il 2020 una velocita' superiore a 100 Mbps per almeno il 50 per cento degli italiani. Il Mou sara' poi presentato anche agli altri operatori medi e piccoli che verranno convocati la prossima settimana che hanno gia' condiviso il documento tecnico preliminare. Il ministro ha poi precisato che le risorse che arriveranno dall'asta delle frequenze digitali sono gia' conteggiate nei 5 miliardi di euro del ddl Stabilita' (di cui aveva parlato ieri il ministro dell'Economia Giulio Tremonti), mentre i due miliardi che mancano per arrivare ai sette di copertura prevista dalla Fiannziaria "mancano a prescindere". Romani pero' non ha precisato l'ammontare dell'asta, spiegando che essendo una gara "esiste un prezzo base d'asta". Su questo punto la commissaria Ue all'Innovazione Neelie Kroes si e' detta "soddisfatta" per l'incontro avuto con il ministro Tremonti al quale ha suggerito di destinare parte delle risorse che arriveranno dalla gara allo stesso settore da cui provengono. E ha definito "un bel regalo" l'accordo siglato al ministero, sul quale si riserva di "analizzare il testo per verificare se e' in linea" con i dettati europei "ma non ho motivo di dubitarne".
Parla di "notizia positiva" al via libera alla nuova societa', il presidente dell'Agcom, Corrado Calabro', che tuttavia, precisa, si tratta di una "soluzione di compromesso" anche se "mettere insieme tutti gli operatori ci incoraggia ad andare avanti". "Spero che gli operatori non perdano il passo nei successivi" tavoli. Anche perche', ha concluso Calabro', "non basta sottoscrivere un'intesa, poi bisogna condividerla compiutamente. E' questo - ha concluso il presidente dell'Agcom rivolgendosi direttamente agli operatori - che l'Autorita' vi chiede di fare". All'uscita dell'incontro con il ministro Romani, l'amministratore delegato di Telecom Italia, Franco Bernabe', si e' detto "soddisfatto" per l'esito della riunione e ha sottolineato il principio di sussidiarieta' su cui lavorera' il nuovo accordo "per intervenire dove non lo fanno i privati". "Ora - ha ammesso - parte il lavoro piu' complesso quello della definizione degli aspetti economico-finanziari dell'iniziativa e della governance e all'esito di questi lavori gli organismi delle varie societa' prenderanno le loro decisioni" per una iniziativa "importante per il rilancio del paese".
 
 
 
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