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 ITALIA - ITALIA - I costi dei messaggini: alti e bassi
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13 agosto 2009 0:00
 
'Il 75% dei messaggini inviati viene pagato mediamente 1 centesimo di euro ma il restante 25% costa alla maggioranza degli utenti (il 62%) 15 cent, a fronte degli 11 cent fissati per gli Sms internazionali a livello europeo'. E' questa la conclusione dell'indagine congiunta che Antitrust e Agcom hanno effettuato nei mesi scorsi sull'insieme dei servizi offerti dagli operatori (invio di Sms, di Mms e di dati in mobilita') che valgono circa 4 miliardi di euro.
L'Autorita' garante della concorrenza e del mercato e l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni hanno sottolineato che, 'soprattutto nel settore degli Sms, che da solo fattura oltre 2 miliardi di euro, ci sono margini di riduzione dei prezzi sia al dettaglio che all'ingrosso', anche alla luce del Regolamento comunitario in base al quale, dal 1 luglio scorso, gli Sms internazionali costano al massimo 11 centesimi per i consumatori e 4 centesimi per gli operatori virtuali.
Nell'ambito dell'universo degli utilizzatori di Sms,vi e' un gruppo maggioritario, circa il 62%, che paga il prezzo unitario di 15 centesimi di euro a fronte degli 11 centesimi previsti dal Regolamento comunitario per gli Sms internazionali. Solo una minoranza degli utenti, che invia pero' il maggior numero di messaggini, paga un prezzo molto piu' basso, mediamente intorno a 1 centesimo, che porta la media complessiva a 3,5 centesimi: nel 2008, sul totale di circa 60 miliardi di Sms, il 75% degli invii e' stato effettuato all'interno di piani o opzioni tariffarie, mentre solo il 25% degli Sms e' stato inviato al prezzo delle offerte base.
Sulle offerte con sconti molto elevati gioca un peso fondamentale il traffico 'on net' (Sms inviati con lo stesso operatore), caratterizzato da prezzi ancor piu' contenuti, che rappresenta oltre i 3/4 del traffico totale di Sms. Secondo Antitrust e Agcom 'e' evidente che non tutti i consumatori sono consapevoli delle opportunita' offerte dal mercato' quindi servono 'maggiori informazioni sulle opzioni tariffarie disponibili'.
Inoltre, secondo l'indagine dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato e dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, il consumo di sms ha una 'notevole prospettiva di crescita' indicata dai 'confronti internazionali'. Quindi 'c'e' spazio per raggiungere i consumatori con una politica di prezzi piu' bassi'.
L'indagine, infine, ha evidenziato che in Italia il mercato degli Sms, che rappresenta il 60% del fatturato totale dei servizi oggetto di indagine, sta crescendo a ritmi sostenuti (+40% nell'ultimo biennio) e presenta ulteriori spazi di ampliamento: il numero di utilizzatori di Sms sul totale della clientela e' infatti relativamente basso, 47,9% rispetto a oltre 80% nel Regno Unito, in Germania e in Francia.
 
 
 
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