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 ITALIA - ITALIA - Europa 7 non parte: frequenze insufficienti
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Notizia 
29 giugno 2009 0:00
 
'Il primo luglio non trasmettiamo. Non possiamo fare una rete locale, che non e' vista a Bologna, Milano, Torino, Napoli, Catania. E' abbastanza ridicola questa cosa, se la facessimo falliremmo in sei mesi'. Lo ha detto Francesco Di Stefano, patron di Europa 7, intervenuto a '24 Mattino' su Radio 24.
Europa 7 dovrebbe partire con le trasmissioni il primo luglio, dopo il contenzioso iniziato nel '99 per ottenere le frequenze assegnate che la Rai sta liberando in questi giorni: 'Noi dal '99 abbiamo diritto a tre canali, l'unico modo per avere una rete nazionale in analogico - ha detto Di Stefano -. Ora si pretende che noi, con una sola frequenza messa a disposizione, facciamo una rete nazionale. E' una cosa impossibile tecnicamente. La stessa Rai dice che nella ricanalizzazione sono interessati 14milioni di utenti. Noi, con un solo canale, non dovremmo superare 10-12 milioni di utenti. Le frequenze che ci spettavano non le abbiamo, quindi non si parte'.
Alla domanda se cosi' non rischia di apparire incontentabile, Di Stefano ha replicato: 'Su quello che rischio di apparire me ne son fatto una ragione. In Italia, in questo settore, si appare per quello che la propaganda di Mediaset decide che si debba apparire. Io devo fare un discorso imprenditoriale. Dopo dieci anni bene o male siamo riusciti a stare in piedi. Se partiamo a queste condizioni - conclude - e' sicuro che falliamo e quindi facciamo finalmente felici e contenti gli amici di Mediaset'.
 
 
 
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