Il sindacato dei servizi tedesco Ver.di ha allargato lo sciopero di avvertimento contro i piani di riorganizzazione di Deutsche Telecom. Secondo i sindacati, 12mila lavoratori hanno incrociato oggi le braccia in tutta la Germania. Le azioni di protesta sono iniziate la scorsa settimana; giovedì a fermarsi erano stati circa 8mila lavoratori. Per abbassare i costi, dal primo luglio Deutsche Telekom vuole trasferire fino a 50mila dipendenti in una nuova società, chiamata , con orari di lavoro più lunghi (da 34,5 a 38 ore settimanali) e paghe inferiori, offrendo in cambio il prolungamento della garanzia contro i licenziamenti. Una decisione decisamente respinta dai sindacati. Da oggi ripartono a Bonn le trattative tra le parti. Nel fine settimana anche il terzo giro di consultazioni tra Telekom e Ver.di si è concluso senza risultati concreti. Il direttore finanziario e del personale del colosso delle telecomunicazioni tedesco, Karl-Gerhard Eick, ha spiegato che Telekom non ha intenzione di abbandonare la sua decisione, ma è pronta a raggiungere dei compromessi coi sindacati. Ver.di ha minacciato un'ulteriore estensione delle azioni di protesta, se l'azienda non presenterà un'offerta ragionevole. Gli effetti dello sciopero si stanno facendo sentire soprattutto nel settore dell'assistenza ai clienti.