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 ITALIA - ITALIA - Passaggio al digitale e telecomando: la proposta delle tv locali
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Notizia 
25 giugno 2009 0:00
 
Alle prese con il passaggio di Raidue e Retequattro sul digitale terrestre, in questi giorni milioni di italiani stanno 'smanettando' con il telecomando per continuare tranquillamente a guardare la tv. Ma proprio intorno a questo aggeggio cosi' familiare rischia di consumarsi una piccola guerra, scatenata in particolare dalle emittenti locali che nell'era digitale temono di perdere posizioni acquisite, ciascuna sul proprio territorio.
Non e' stato ancora raggiunto, infatti, un accordo tra gli operatori sulla numerazione dei canali. 'Dovra' farsene carico l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni', ha detto Filippo Rebecchini, presidente della Frt (Federazione radio televisioni), intervenuto alla presentazione del rapporto It-Media Consulting sul mercato televisivo. 'Non tutti i decoder permettono infatti ai cittadini di scegliere come impostare il telecomando: in particolare i televisori integrati (cioe' con il decoder incorporato, ndr) procedono con la numerazione automatica e sbattono le tv locali dopo il numero 35. In questo modo le piccole emittenti non hanno neanche la possibilita' di farsi conoscere'. Il suggerimento di Rebecchini e' 'adottare numeri a tre cifre, come fa Sky: ci sarebbe piu' spazio per governare la nuova realta''.
Marco Rossignoli, coordinatore dell'associazione di radio e tv locali Aeranti-Corallo, ha invece proposto di introdurre 'la Epg, la guida elettronica ai programmi, consultabili in base alla tipologia'. In pratica, il telecomando non verrebbe piu' usato in sequenza, come si fa oggi, ma in modo selettivo - ancora una volta sull'esempio di Sky - dividendo cosi' in canali tra generalisti e tematici e articolando questi ultimi in base al tipo di offerta.
 
 
 
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