Italia a passo di gambero nel difficile cammino dell'Information Technology, superata ormai da Qatar, Tunisia e anche Porto Rico. Secondo il 'Global Information Technology Report 2007-2008' pubblicato dal World Economic Forum il Belpaese e' scivolato quest'anno al 42esimo posto dal 38esimo in cui era risalito lo scorso anno, tornando ai livelli in cui era posizionato nel 2005-2006.
Al primo posto in classifica la Danimarca per il secondo anno consecutivo seguita dal nocciolo duro dei paesi nordici, Svezia, Svizzera (2 e 3), Finlandia, Olanda e Islanda (6,7,8) con gli Usa che avanzano di tre posizioni al quarto posto e Singapore che ne perde 2 al quinto.
A trascinare verso il basso l'Italia la zavorra della burocrazia che, nella lunga serie dei criteri di analisi, piazza il Belpaese al 124esimo posto su 127 posizioni, cosi' come il peso delle tasse per cui l'Italia si colloca in fondo alla lista al 123esimo posto.
Al contrario il Paese svetta quando si parla di telefonini: al secondo posto per il costo delle chiamate dai portatili, al terzo per il costo della banda larga, al sesto per numero di abbonamenti. Non male la situazione dei Pc: l'Italia e' al 27esimo posto per numero di personal computer e al 25 esimo per abbonamenti a Internet. Resta sempre un problema la burocrazia e il Paese scivola di nuovo al 70esimo posto quando si parla di tempi di attivazione di nuove linee.