Finisce il contenzioso tra il Governo giapponese e Google per Street View, il servizio di mappe online lanciato dal gruppo americano. Una commissione nominata dal Ministero giapponese degli Interni e delle Telecomunicazioni ha, infatti, stabilito che il servizio non viola le leggi sulla privacy, purche' vengano rispettate determinate condizioni, come oscurare i volti delle persone, le targhe delle automobili o altri elementi identificativi. Le telecamere dovranno, inoltre, essere posizionate ad un'altezza inferiore, 'senza mostrare gli interni delle abitazioni o altri dettagli privati', ha spiegato un responsabile del ministero, Hideki Murohashi, precisando che Google ' ha gia' adottato queste misure'.
Il servizio aveva suscitato le proteste di molti cittadini che nelle immagini pubblicate online avevano riconosciuto troppi dettagli delle loro abitazioni.
Lanciato negli Stati Uniti nel maggio del 2007, Google Street View ha suscitato polemiche in molti Paesi europei, tra cui il Regno Unito, la Germania, dove la settimana scorsa e' stato raggiunto un accordo che vieta al celebre motore di ricerca di riprendere le case e le targhe dei veicoli e, infine, in Grecia, dove il servizio non partira' se non verranno fornite garanzie precise in materia di privacy.