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Canone/imposta Rai. Lo zimbello dei politici
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Comunicato di Vincenzo Donvito
25 ottobre 2013 11:27
 
  Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, per “invitare” la Rai a fare maggiori investimenti sul centro di produzione dell'azienda a Milano, anche in virtu' del prossimo Expo, ha detto che in caso contrario “penso sarebbe bene dare un segnale forte, per esempio chiedere ai cittadini milanesi di non pagare il canone". Ci risiamo: il canone/imposta Rai tirato in ballo dal solito politico in cerca di consenso popolare. Il canone e', nonostante il suo perverso e fuorviante nome, un'imposta che si paga per il possesso di un apparecchio tv; non pagarlo e' evasione fiscale, che poi l'Erario, in tutti i modi consentitegli dalle leggi, recuperera' con aggravio, per il contribuente, di ulteriori costi. E non c'e' verso di sfuggire: la legge e' chiara, lapidale, precisa, quanto perversa!. Quindi il presidente della Regione Lombardia, un'istituzione dello Stato, per avvallare le sue scelte politiche, minaccia la Rai coi soldi e il tempo dei contribuenti che, magari per scarsa informazione o fedelta' al partito del governatore Maroni, gli daranno anche retta. Al governatore non gli basta il finanziamento pubblico nazionale al suo partito, non gli bastano i rimborsi e i finanziamenti che l'istituzione regionale di cui e' a capo devolve a gruppi e persone... no! Non gli bastano per intavolare le proprie politiche, ha bisogno anche di inguaiare i contribuenti facendoli diventare evasori fiscali.
Certamente non difendiamo il canone/imposta Rai (che secondo noi dovrebbe essere abolito), ma difendiamo i cittadini/contribuenti che potrebbero cadere nel tranello del governatore lombardo.
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