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Disinformazione. Risoluzione del Consiglio dei Diritti Umani
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Articolo di Redazione
2 aprile 2022 10:05
 
 Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite venerdì 1 Aprile ha adottato una risoluzione in cui si preoccupa degli "effetti negativi" della disinformazione sull'esercizio e sulla realizzazione di tutti i diritti umani.

Secondo questo testo presentato dall'Ucraina e adottato senza votazione, gli Stati devono svolgere un ruolo centrale nella lotta alla disinformazione, esortando così tutti gli Stati stessi ad astenersi dal condurre o sponsorizzare campagne di disinformazione a livello nazionale o transnazionale per scopi politici o di altro tipo. La risoluzione sponsorizzata da Kiev incoraggia gli Stati membri a condannare tali atti.

Ai sensi della presente risoluzione intitolata "Ruolo degli Stati nel contrastare gli effetti negativi della disinformazione sull'esercizio e la realizzazione dei diritti umani", il Consiglio decide di convocare, nella sua cinquantesima sessione [giugno 2022], una tavola rotonda ad alto livello per contrastare gli effetti negativi della disinformazione sull'esercizio e realizzazione dei diritti umani.

I servizi dell'Alto Commissario per i diritti umani Michelle Bachelet sono inoltre invitati a preparare un rapporto di sintesi sulla tavola rotonda ad alto livello e a presentarglielo nella sua cinquantaduesima sessione [marzo 2023].

Il Consiglio esorta gli Stati a promuovere un ambiente favorevole alla lotta alla disinformazione. Si tratta quindi di adottare misure multidimensionali e multipartitiche in conformità con il diritto internazionale dei diritti umani, in particolare rafforzando la cooperazione con le organizzazioni internazionali, la società civile, i media, il settore privato e altre parti interessate.

Invita gli Stati a incoraggiare le società di social media ad affrontare la disinformazione nel rispetto dei diritti umani. In questa lotta, l'organismo delle Nazioni Unite con sede a Ginevra si interroga su “il ruolo degli algoritmi e dei sistemi di classificazione nell'amplificazione della disinformazione”.

Il Consiglio estende di un anno i mandati alla Corea del Nord, all'Iran e al Myanmar
Inoltre, il Consiglio per i diritti umani ha adottato, con 19 voti favorevoli, 12 contrari e 16 astenuti, un testo che proroga di un anno il mandato del Relatore speciale sull'Iran.

In un'altra risoluzione in cui condanna con la massima fermezza le violazioni sistematiche, diffuse e flagranti dei diritti umani nella Repubblica popolare democratica di Corea, il Consiglio ha anche deciso di prorogare per un periodo di un anno il mandato del Relatore speciale per quel paese. 
Il mandato del Relatore speciale sul Myanmar è stato inoltre prorogato per un altro anno da una risoluzione in cui il Consiglio condanna con la massima fermezza il colpo di stato militare in Myanmar e la deposizione del governo civile eletto dalle forze armate del Myanmar il 1° febbraio 2021.

(OnuInfo del 02/04/2022)
 
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