La Cassazione, con sentenza 4182 depositata ieri, mette finalmente un punto alla questione della fatturazione a quattro settimane anziché mensile della telefonia fissa e alla sua illegittimità.
La Cassazione ha infatti rilevato come la “cadenza mensile” fosse di “uso comune” mentre la fatturazione a 28 giorni incida “negativamente” e in “modo apprezzabile” sulle capacità del consumatore di “valutare il prezzo del servizio” e sulle “possibilità di comparazione”, così integrando una pratica commerciale scorretta, contraria alla diligenza professionale e lesiva dei diritti dei consumatori.
Per chi volesse impugnare la vicenda per un qualche rimborso, non essendo magari ancora prescritta la possibilità (due anni), ora ci sono elementi più sostanziosi. Ma crediamo valga il principio, incluso quello di sentenze che arrivano alle calende greche (sigh!).
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