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Agcom/Relazione. Che disastro! Intervenire su tempi e quantita' sanzioni tlc
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Comunicato di Vincenzo Donvito
15 luglio 2008 0:00
 
La relazione annuale sull'attivita' svolta dall'Autorita' di Garanzia sulle Comunicazioni (Agcom) e' lo specchio del disastro tlc nel nostro Paese. Nel leggere le tabelle ci abbiamo ritrovato tutti i problemi che quotidianamente ci vengono segnalati e che pubblichiamo nella rubrica "Cara Aduc" sul nostro sito Internet, problemi che spesso diventano l'incubo degli utenti e il disastro economico degli stessi e dell'intero Paese.
In cima a tutto Telecom, sia –ovviamente- perche' e' il piu' grande operatore e sia perche' e' l'operatore che piu' massicciamente e sistematicamente considera i propri clienti come polli da spennare (con buoni emuli anche negli altri operatori). Tutto questo in un contesto in cui le procedure per rivalersi sono quasi inesistenti e fortemente penalizzanti gli utenti. A partire dall'obbligo di dover prima di tutto tentare una conciliazione in sede di Corecom regionale: conciliazione dove gli operatori spesso non si presentano e in cui conciliano solo quando "l'hanno fatta grossa" e i loro azzeccagarbugli non sono riusciti a mascherarla bene. La filosofia generale degli operatori e' di essere consapevolmente illeciti, tanto le sanzioni sono cosi' basse e rare che vale la pena pagarle perche' il guadagno dell'operazione illecita e' stato comunque maggiore; non solo, ma trattandosi spesso di illeciti di piccoli importi su milioni di utenti, sono pur sempre pochi coloro che per una manciata di euro sono disposti a spenderne molti di piu' (in tempo e denaro) per farsi valere.
La relazione annuale dell'Agcom e' lo specchio di quella dell'anno scorso, dove gia' si manifestavano questi fenomeni in crescita e che oggi sono diventati la presa d'atto di un "sistema di garanzia" che garantisce solo la continuita' degli illeciti sugli utenti.
La soluzione non e' dietro l'angolo e non e' neanche nel trasferire, come fa intendere l'Autorita', molte azioni alle associazioni di consumatori. Queste ultime, a nostro avviso, e' bene che siano altro dal potere politico/amministrativo e giudiziario e svolgano l'esclusiva funzione di raccolta e consulenza ai cittadini, altrimenti (vedi sindacati, specialmente quelli confederali) si trasformeranno a loro volta in cinghie di trasmissione del potere: la loro autonomia e' funzionale alla loro capacita' di essere voce dei cittadini. Purtroppo sappiamo che non e' cosi' per molte associazioni e che siamo quasi gli unici a pensarla e ad agire in questo modo... ma perseveriamo.
Allo stato, lanciamo solo due richieste all'Autorita' e al legislatore: 1) multe piu' salate e commisurate al danno provocato e all'illecito guadagno e 2) tempi quasi immediati (sono frequentissimi i casi di chi avvia una procedura di controversia e ci rinuncia per i tempi jurassici).
 
 
 
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