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AUTHORITY: ANZICHE' SOLO DENUNCIARE I GUASTI DI UN SETTORE, FACCIANO IL LORO LAVORO E RISOLVANO I PROBLEMI
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Comunicato 
1 giugno 2007 0:00
 

Firenze, 1 giugno 2007. Ora basta. Ne abbiamo piene le scatole delle denunce delle Authority. E' uno stillicidio di annunci sui danni che i consumatori italiani subiscono dalle grandi aziende private o dalle multiutilities controllate da enti pubblici nazionali (a cominciare da Eni e Enel) o locali.
Oggi Antonio Catricala' denuncia che le banche italiane praticano prezzi molto alti per i servizi offerti. L'altro giorno, la stessa Authority denunciava i guasti nel mercato delle pompe funebri. E poi ci sono le denunce dei cartelli tra le compagnie petrolifere e di assicurazione.
E poi le pubblicita' ingannevoli, centinaia le sentenze minime o risibili le sanzioni. Tante denunce che poco incidono sulla quotidianita' dei consumatori, sempre alla merce' del furbo di turno.
Per non parlare dell'Agcom, l'Authority preposta alla regolamentazione del settore tlc. Anche lei denuncia lo sfascio (dal punto di vista del consumatore) del settore, con milioni di utenti telefonici truffati da bollette gonfiate e che pagano tariffe alte. Eppure, la stessa Agcom, quando si tratta di fare qualcosa di concreto, come pronunciarsi sull'illegittimita' di un cambio tariffario praticato da un gestore (vedi Wind), tace.
Non e' di questo che hanno bisogno i consumatori. Non hanno bisogno di conferme ai disagi quotidiani. Alle denunce ci pensano da soli. Vorrebbero che i problemi fossero risolti, non solo denunciati.
L'approccio di queste Authority ai problemi qual e'? Sicuramente non hanno la capacita' di fare il proprio lavoro: regolare il mercato, rendendolo concorrenziale, in modo da tutelare le parti deboli.
Da tempo, pero', pensiamo che non si tratti di incapacita', bensi' di mancanza di volonta' ad agire.

Domenico Murrone, consigliere Aduc
 
 
 
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