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Call center selvaggi: gli utenti martellati rischiano di pagare anche una sanzione Ue
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Comunicato 
28 ottobre 2009 13:54
 
Da anni gli italiani subiscono il martellamento telefonico degli operatori di telemarketing, che utilizzano senza consenso degli utenti i dati (telefonici e non solo), rifilando in modo piu' o meno lecito prodotti e servizi. Ora potrebbe arrivare la beffa, una sanzione Ue all'Italia, e quindi a tutti noi, per aver gia' adottato un provvedimento potenzialmente illegittimo.
Al vaglio della commissione Affari costituzionali del Senato c'e' un emendamento che fa un immeritatissimo regalo agli operatori del telemarketing perche' proroga ulteriormente la possibilita' per le societa' di call center di utilizzare banche dati dichiarate piu' volte illegittime dal Garante della privacy. Non conforme alle regole europee e' anche la legge che ha consentito agli operatori l'utilizzo di queste banche dati fino al 31 dicembre 2009. Tanto che, lo scorso aprile l'Ue aveva gia' scritto alle autorita' italiane chiedendo di avere, entro la fine di luglio, chiarimenti su disposizioni che non sembravano essere in linea con le norme europee sulla protezione dei dati personali. Ancora nessuna risposta.
Il rischio di procedura di infrazione, e conseguente sanzione, si fa sempre piu' concreto, ancor piu' se passasse la nuova proroga.
Ci piacerebbe che i favorevoli all'iniziativa (il firmatario dell'emendamento e' il senatore Lucio Malan del Pdl) spiegassero agli italiani il perche' di questo provvedimento, che da un lato premia chi si e' comportato da delinquente e dall'altro da' botte in testa e al portafogli degli italiani.

In Parlamento e' gia' stata depositata un'interrogazione parlamentare dalla sen. Donatella Poretti, ma e' indispensabile che i senatori che dovranno per primi votare siano stimolati dai cittadini.
Per questo chiediamo che ognuno invii un messaggio ai componenti della commissione Affari costituzionali del Senato che' blocchino in tempo questo scempio di legalita': clicca qui

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