Il Parlamento sta preparando un regalo ai call center. Meglio lo sta prorogando, a quei soggetti che telefonano senza consenso in milioni di case, che per anni hanno utilizzato banche dati illegali (sono stati trovati i dettagli su 15 milioni di ignare famiglie). Le societa' che commerciano in banche dati, insieme a gestori telefonici, pay tv, aziende di servizi, ecc., potranno continuare ad agire in barba al diritto alla privacy.
In prossimita' della scadenza, ecco spuntare un emendamento –ad un provvedimento legislativo che nulla ha a che fare con la privacy- che modifica sostanzialmente la normativa: saranno i cittadini che non vogliono essere disturbati a doversi attivare ed iscriversi in un apposito registro, oggi accade il contrario. Ma e' nella coda dell'emendamento che si nasconde il grande regalo.
… le parole "sino al 31 dicembre 2009" sono sostituite con le parole: "sino ai due mesi successivi all'istituzione del registro …". Cioe', le banche dati lillegittime potranno essere usate finche' non sara' istituito il nuovo registro. Nuovo registro che, se passasse questo emendamento, potrebbe anche non essere mai istituito, o potrebbe giungere dopo anni e anni di dibattiti su come strutturarlo, sulle procedure, ecc..
Il fare del Parlamento, nello specifico l'emendamento e' stato presentato in commissione Affari costituzionali dal senatore Lucio Malan, e' come minimo poco trasparente, e non e' la prima volta. Un comportamento molto grave che da una parte fa un regalo alle societa' che gestiscono call center o banche dati e ai loro committenti (in primis i gestori telefonici), dall'altro espone milioni di persone alle loro vessazioni (continue telefonate, attivazione di contratti senza consenso). Una situazione che genera insicurezza soprattutto nelle persone anziane, che si sentono violentate nella loro intimita' domestica.
Ci opporremo in ogni modo a questo velenoso regalo. per aiutare i vecchietti d'Italia (e non solo), quelli che la politica si propone di difendere da immigrati e zingari, mentre si fa complice delle malefatte ai loro danni delle grosse societa' in doppiopetto.