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CANONE RAI E BUGIE
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Comunicato 
11 gennaio 2002 0:00
 


LE BUGIE SULL'EVASIONE DEL CANONE E L'ARROGANZA INTRUSIVA
per firmare la petizione per abolire il canone/tassa

Firenze, 11 Gennaio 2002. Puntuale come un orologio svizzero, il consiglio d'amministrazione della Rai, nella persona del suo consigliere Vittorio Emiliani, ha diffuso le sue bugie annuali sul canone e sulla sua evasione, nonche' sulle percentuali dei pagatori.
Pur di mettere alle corde i presunti evasori -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- la televisione di Stato e di Governo rinnova la sua opera di disinformazione, sciorinando numeri e percentuali dei suoi successi e di quanto sarebbero cattivi coloro che riescono ad evadere.
Lungi da noi l'elogio dell'evasione, pur in presenza di una delle piu' illogiche e violente tasse imposte dallo Stato ai suoi sudditi, ma la mancanza di verita', nonche' la contraffazione dei numeri per piegare la realta' a proprio vantaggio, ci sembra quanto di piu' meschino una pubblica autorita' possa fare.
Le percentuali diffuse (che parlano di un'evasione del 22,3%, di cui 4,5 morosi e 17,8 evasori totali) partono dal presupposto che, ovunque ci sia un nucleo familiare, ci sia una televisione, piu' della diffusione dell'energia elettrica e dell'acqua potabile, che almeno qualche "zero virgola" di percentuale di non presenza lo danno. Per la nostra Rai, il piano di diffusione del tubo catodico dovrebbe seguire la logica di una sorta di "obiettivo Orwell": uno schermo in ogni casa, e dove non e' presente, c'e' evasione fiscale, cioe' violazione della legge: "se non guardi la televisione, sei un delinquente"!
Questo principio orwelliano, dispiegato in economia, si traduce in lettere di minaccia inviate ad ogni residente di qualunque Comune italiano, in cui si esplicano i provvedimenti che saranno presi qualora non si ottemperasse all'ordine di pagamento. Se poi qualcuno -informato non da loro, ma spesso da associazioni come la nostra- fa valere il suo diritto al non-possesso, puo' stare tranquillo che queste missive continueranno vita natural durante: talvolta il miracolo di non farsi piu' minacciare si ottiene minacciando a propria volta le vie legali e inviando diffide.
Da quando c'e' il nuovo Governo, con il nuovo ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri (che prima di esser tale era un battagliero sostenitore dell'abolizione del canone/tassa), stiamo aspettando qualche novita'. Ma per ora (tralasciando le proposte e considerando solo gli atti esecutivi) ci siano dovuti sorbire l'aumento del canone seguendo il tasso inflazionistico, e i dati odierni della grande bugia annuale.
Nell'attesa continuiamo a raccogliere adesioni alla petizione per l'abolizione del canone,
 
 
 
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