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CANONE/TASSA RAI. ASSOCIAZIONE PRODUTTORI TELEVISIVI PLAUDE AD AUMENTO ED INGANNA ITALIANI?
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Comunicato 
21 dicembre 2007 0:00
 

Firenze, 21 dicembre 2007. Oggi l'Associazione Produttori Televisivi ha espresso soddisfazione per l'aumento del canone/tassa Rai. L'Apt ha anche ammonito che "l'aumento del canone, che portera' alla Rai 30 milioni in piu', non e' sufficiente a coprire il deficit di 200 milioni necessari a svolgere le attivita' 'da canone' della Rai" ed ha invitato il Governo "a prendere atto dell'urgenza di occuparsi in modo sistematico della materia, in primis combattendo l'evasione, che ormai interessa quasi il 30 per cento degli utenti".
Esattamente come il Governo e la Rai, l'Apt inganna l'opinione pubblica. Ecco perche':
1. l'Apt presume che chiunque non paghi il canone sia un evasore, in quanto evidentemente e' impensabile che vi siano cittadini non interessati alle loro indispensabili produzioni;
2. la vera evasione e' quella del canone speciale a carico delle aziende, quasi del 95%, per un danno erariale di un miliardo di euro ogni anno. Se la legge fosse applicata anche nei confronti delle aziende, e non solo delle famiglie, si potrebbero risanare i bilanci della Rai e dimezzare il canone (1).
Ovviamente, ne' la Rai, ne' il Governo, ne' l'Apt ha intenzione di chiedere il canone anche alle aziende, perche' invece dell'ira dei cittadini, facilmente ignorabile, dovrebbe poi affrontare la ben piu' "pericolosa" reazione delle varie organizzazioni industriali.
Ma perche' l'Apt ha posizioni cosi' identiche alla Rai e al Governo nel perorare la causa del canone/tassa? Perche' senza i soldi dello Stato, quelli ottenuti tramite il prelievo di tasse -soprattutto il canone Rai- molti associati Apt dovrebbero trovarsi un altro impiego. Finanziamenti, bandi, sovvenzioni pubbliche: cosi' campa la gran parte delle associazioni italiane, tra cui l'Apt ed i suoi associati. Ecco perche' quei due euro in piu' prelevati dalle famiglie italiane sono cosi' graditi all'Apt.

Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc

(1) Qui le nostre indagini: clicca qui
 
 
 
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