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CANONE /TASSA RAI PER CASA IN COSTRUZIONE
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Comunicato 
6 luglio 2001 0:00
 


L’EFFICIENZA DEGLI UFFICI DELL’URAR GIUNGE FINO AL RIDICOLO. FINO A QUANDO DOVREMO SOPPORTARE QUESTO SARCASMO? IL NUOVO MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI, CHE QUANDO ERA ALL’OPPOSIZIONE AVEVA ANCHE CHIESTO L’ABOLIZIONE DEL CANONE/TASSA, ORA COSA FA? PARTECIPA AL GIOCO SARCASTICO?

Firenze, 6 Luglio 2001. Al servizio SOS online del nostro portale Internet, dove giungono giornalmente centinaia di richieste di consigli per non farsi mettere i piedi in testa dai numerosi piccoli e grandi soprusi quotidiani, oggi ci e’ giunta anche questa richiesta:
"Cara Aduc, la Rai mi ha inviato il bollettino per il pagamento del canone, niente di strano, se non che io all’indirizzo che loro mi attribuiscono la casa, la stessa e’ ancora in costruzione, e siccome il mio comune per quella casa mi ha assegnato un altro indirizzo, vorrei sapere come fanno ad avere l’unico indirizzo che ho dato, cioe’ quello per l’installazione del contatore elettrico. Ci sara’ per caso una talpa non ben informata che divulga informazioni senza tener presenta la legge sulla privacy? Oltre a non pagare il canone, con chi posso prendermela?".
A questo signore abbiamo risposto che, trattandosi di una tassa, l’Urar, per rintracciare gli eventuali evasori, non sottosta’ alle abituali norme della legge sulla privacy, per cui puo’ disporre di qualunque elenco pubblico, cosi’ come lo Stato o qualunque pubblica amministrazione.
Ma cio’, ovviamente, non toglie il ridicolo di una richiesta di pagamento per un servizio di cui si starebbe usufruendo evadendo le tasse, ma in un contesto (la casa in costruzione) che non esiste. Dobbiamo evidenziare che –dice il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito- l’efficiente tempestivita’ dell’Urar, in questo caso, e’ servita a coprire di ridicolo lei stessa, la Rai per cui lavora, e lo Stato che mantiene questa assurda tassa sul possesso di un apparecchio radiotelevisivo.
Sul nostro portale Internet e’ gia’ diverso tempo che abbiamo un settore specifico dedicato a questo fenomeno vessatorio , dove raccogliamo anche le firme per una petizione che chiede l’abolizione del canone, e non abbiamo alcuna intenzione di mollare, grazie anche all’aiuto che ci arriva dai fatti ameni descritti nella lettera di questo signore che abbiamo riportato.
Ma, da quando abbiamo avviato questa iniziativa, c’e’ qualcosa di diverso in chi ci governa. Il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, e’ un politico che quando era all’opposizione ha piu’ volte chiesto che fosse abolito il canone, ipotizzando anche una sorta di disobbedienza civile con il non-pagamento unilaterale da parte degli utenti. Ed ora che succede? Il ministro si e’ seduto nella sua posizione, decidendo di partecipare al giochino sarcastico delle case fantasma con altrettanti apparecchi televisivi fantasmi?
 
 
 
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