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CARRAMBA CHE FORTUNA: PAGO IL NON-SERVIZIO!
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Comunicato 
18 dicembre 2000 0:00
 


"QUESTA VOLTA SEI STATO SFORTUNATO. LA TELEFONATA COSTA 80 LIRE PIU' IVA".
L'ADUC INTERESSA IL GARANTE TLC E LA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI VIGILANZA RAI: RIENTRA NELLE FUNZIONI DI UN SERVIZIO PUBBLICO FARSI PAGARE 96 LIRE PER SENTIRSI DIRE DI ESSERE STATI SFORTUNATI? QUALI ACCORDI INTERCORRONO TRA RAI E TELECOM PER QUESTE 96 LIRE?
E ALL'ANTITRUST CHIEDIAMO SE SIA SUFFICIENTEMENTE PUBBLICIZZATO IN TRASMISSIONE IL COSTO DI QUESTO NON-SERVIZIO.

Firenze, 18 Dicembre 2000. La trasmissione Rai "Carramba che fortuna!", in onda il sabato sera su RaiUno, condotta dalla showgirl Raffaella Carra', abbinata alla Lotteria Italia, prevede che chi vede che alcuni numeri del suo biglietto della stessa lotteria siano stati sorteggiati, possa telefonare al n.08782000 per essere inserito tra coloro che possono essere chiamati nel corso della trasmissione.
Si presuppone, vista la popolarita' della trasmissione, che, pur sorteggiati, sia difficile prendere la linea. Ma non e' cosi', perche' la linea e' libera e se non si riesce a parlare, scatta una registrazione che dice "Questa volta sei stato sfortunato. La telefonata costa 80 lire piu' Iva". E cosi' succede ogni volta che si riprova, a meno che, ovviamente, non si riesce ad interloquire con gli organizzatori del gioco.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Ci sembra non solo un modo economicamente bizzarro di rapportare un gioco con il telefono, ma anche un indebito arricchimento, perche' il servizio (la telefonata) non viene reso. A noi risulta che, quando un numero sia occupato, non debba essere pagato alcunche', e che ci sia un preciso metodo tecnico di comunicare l'indisponibilita' del collegamento telefonico in quel preciso momento (il ben noto segnale tutututututu …). Potremmo fare tante ipotesi su perche' questa volta sia diverso, ma quella che maggiormente ci sembra appariscente e' l'evidente e presumibilmente fraudolento guadagno che Telecom e Rai ne ricavino, in assenza di alcun tipo di servizio.
E poi ci preme sottolineare anche la beffa di pagare 96 lire (80 lire + Iva) per sentirsi dire di essere stato sfortunato.
Per questa ragioni inviamo la segnalazioni di questa presunta anomalia a due organismi che, per entrambe le aziende coinvolte che sono di evidente carattere pubblico (la Rai e' del Tesoro ed ha un contratto di servizio pubblico; la Telecom ha, per ora, il monopolio della telefonia fissa), svolgono le funzioni di controllo degli accordi e delle norme: l'Autorita' garante per le Telecomunicazioni (per Rai e Telecom) e la Commissione Parlamentare di Vigilanza per il servizio pubblico radiotelevisivo (solo Rai), chiedendogli anche di conoscere se ci sono -e quali sono- gli accordi economici tra Telecom e Rai per quelle 80 lire + Iva. Inoltre segnaliamo la vicenda anche all'Ufficio Pubblicita' Ingannevole dell'Antitrust, per sapere se ritiene che, nel corso della trasmissione, sia sufficientemente pubblicizzato che il fatto stesso di provare a telefonare implichi il pagamento di un corrispettivo.
In base alle risposte che riceveremo, procederemo con una denuncia per indebito arricchimento.
 
 
 
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