
TeleKabul era il Tg3 della Rai, diretto dal comunista Sandro Curzi, così definito per la stretta osservanza del telegiornale alla linea politica del PCI.
Come è noto la Rai era pagata anche con soldi dei contribuenti e non solo di quelli simpatizzanti del PCI.
Analoga constatazione e contestazione, la facevamo al Tg1 e Tg2, allora appannaggio della Dc e del Psi.
Ora, il Tg2 è soprannominato TeleVisegrad, dall'omonimo gruppo di nazioni, Ungheria, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca, che hanno le simpatie del segretario della Lega, Matteo Salvini.
Il suo direttore, Gennaro Sangiuliano, già vicedirettore del quotidiano Libero, in una intervista al quotidiano stesso dichiara: "Telekabul mi piaceva" e "per me essere paragonato a Curzi è un complimento". Lo stesso Libero definisce Sangiuliano "la punta di diamante della Rai sovranista targata Salvini".
Se c'è un modo per non fare informazione pubblica è proprio quello di farla alla maniera di Telekabul, cioè TelePCI o TeleVisegrad, cioè TeleLEGA, e farlo con i soldi dei contribuenti.
Il direttore Sangiuliano dice che "Ora si respira aria nuova".
Quale, quella di TeleKabul?