
Ci siamo accorti un po' tutti che il settore della
telefonia mobile è sempre più una giungla ed è un pessimo esempio di come la
concorrenza di diversi operatori presenti sul mercato possa condurre non – come ci si aspetterebbe – ad un abbassamento dei prezzi per accaparrarsi clienti ma piuttosto ad un
aumento generalizzato dei prezzi a danno dei consumatori e ad un allineamento dei gestori su pratiche commerciali - quanto meno - svantaggiose per l'utenza.
Basti pensare all'
accorciamento dei tempi di fatturazione da 30 a 28 giorni, operazione iniziata da un operatore e seguita poi da tanti altri. O ancora all'attivazione di servizi opzionali non richiesti (
Vodafone Exclusive,
Tim Prime,
Wind All Inclusive Maxi ed infine
H3G l'anno scorso con l'opzione a pagamento 4G LTE.
La guerra al rialzo anziché al ribasso è sotto gli occhi (e nelle tasche) di tutti, e anche noi riusciamo con difficoltà a star dietro a tutte le segnalazioni che ci arrivano.
Perchè il settore della telefonia funziona al contrario? Perchè l'apertura del mercato porta al rialzo dei prezzi anziché al ribasso?
I gestori sanno che se aumentano i prezzi di pochi spiccioli per volta il consumatore rinuncerà a portare avanti una battaglia legale, la
class action in Italia è stata un flop, l'Antitrust può condannare i gestori a pagare sanzioni che anche nel loro massimo hanno importi risibili per le grandi società e in più è da tempo in essere un forte contrasto sul riparto di competenze fra Autorità garante per le comunicazioni e Antitrust. E si sa, fra i due litiganti, chi gode è il gestore.
L'ultima novità negativa per i consumatori riguarda H3G. Molti clienti del gestore stanno infatti ricevendo in questi giorni questo sms, con il quale viene comunicato un nuovo esborso:
“
Modifica opzione LTE per mutato contesto di mercato: dal 18/4 costa 1€/mese.
Recesso da opzione senza costi da Area Clienti 3 entro 17/4. Info: tre.it/lte4g”
La pratica commerciale viene chiamata “modifica” ma si tratta di una attivazione non richiesta, simile a quanto già accaduto con Vodafone Exclusive, Tim Prime, Wind Maxi e come già fatto sempre dalla stessa
H3G nel luglio 2016, pratica che avevamo denunciato all'Antitrust, che ad oggi non si è ancora pronunciata.
L'escamotage individuato dalla società per eludere l'applicazione delle norme a tutela del consumatore consiste nell'attivare gratuitamente il servizio
4G LTE –
possibilità “concessa” fino al 19 febbraio 2017 - per poi comunicarne la variazione a pagamento.
Non di modifica contrattuale si tratta, quindi, a nostro avviso ma di attivazione di servizio non richiesto, pratica commerciale scorretta e aggressiva che viola il Codice del Consumo.
Aggiungiamo che, quand'anche fosse una modifica contrattuale vera e propria, le modalità di comunicazione al cliente sarebbero comunque illegittime, poiché nell'sms inviato non si fa alcun riferimento al diritto di recesso contrattuale, ma solamente alla possibilità di “recesso da opzione” e si rimanda, per le informazioni su come disattivare, al sito internet della H3G richiedendo quindi al cliente – che già subisce l'attivazione non richiesta di un servizio - di attivarsi ulteriormente per andare a cercare le informazioni su come uscirne.
A ciò si aggiunge che l'unica modalità di “recesso” dall'opzione, indicata sul sito Internet del gestore, è tramite l'app del gestore stesso o tramite il sito Internet della società.
Abbiamo quindi denunciato la pratica commerciale scorretta all’AGCM affinchè apra un procedimento contro H3G, chiedendo – soprattutto – di
emanare un provvedimento cautelare di sospensione immediata dell’attivazione a pagamento dell'opzione 4G LTE.
Nel frattempo, mettiamo in guardia tutti gli utenti che siano titolari di una sim della H3G. Se non vi interessa l'attivazione a pagamento della possibilità di navigare in 4G, appena ricevuto il messaggio vi consigliamo di:
– disattivarlo subito seguendo le indicazioni sul sito e in ogni caso inviare, via pec o a mezzo raccomandata AR, una
lettera di diffida;
– inviare una
segnalazione all’Antitrust;
-
tenerci aggiornati su quanto accade.