
Apprendiamo dalla stampa di oggi che il
Sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, ha rassicurato gli italiani – con un post su Facebook - su diversi aspetti del canone Rai in bolletta, primo fra tutti il fatto che
sul canone/imposta Rai è cambiata solo la modalità di pagamento, e che l'
Agenzia delle Entrate rassicura sul fatto che
badanti, colf, coinquilini e conviventi non devono pagare il canone/imposta Rai perchè “non hanno un'utenza elettrica a loro intestata”.
Due dichiarazioni che contrastano fra loro: il canone si paga per la detenzione di una tv o per l'intestazione di una bolletta? Di confusione in confusione, ma apprezziamo la buona volontà di non far pagare il canone a queste categorie di contribuenti. Ce ne rallegriamo, ma
ricordiamo anche che giornali e Facebook non sono la Gazzetta Ufficiale e non hanno valore di legge. Dopodomani quindi il contribuente non potrà difendersi in giudizio portando come prova i post Facebook di un Sottosegretario o la pagina di un quotidiano (certo, potrebbe appellarsi alla induzione in errore e alla sua buonafede, ma è un'altra storia).
Siamo certi che il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell'economia e delle finanze faranno tesoro della bocciatura “interlocutoria” del proprio decreto da parte del
Consiglio di Stato e questi annunci li introdurranno nel decreto di prossima – si spera – emanazione.
Ad oggi, restano ferme le regole sul canone/imposta Rai, così come le
scadenze del 30 aprile e 10 maggio 2016 per chi deve presentare le autodichiarazioni sul canone/imposta Rai.