testata ADUC
INFORMAZIONE RAI E STRAGE NEW YORK
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
12 settembre 2001 0:00
 


A COSA SERVONO REDAZIONE E GIORNALISTI RAI A NEW YORK?
L’ADUC PONE IL QUESITO ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI VIGILANZA SULLA RAI

Firenze, 12 Settembre 2001. E’ incredibile come l’informazione Rai abbia fatto flop in un avvenimento come questo. Cosi’ interviene il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito, che continua: una televisione da salotto (buona o cattiva poco importa, ognuno la giudichi in questo senso secondo i suoi parametri), ma dove mancava l’elemento essenziale di cio’ che fa una notizia, l’informazione di prima mano: questo o quell’altro commentatore e/o invitato commentavano notizie che arrivavano da altri media, non da giornalisti ed operatori che creavano le notizie narrando in prima persona cio’ a cui stavano assistendo. Stiamo parlando di una televisione di Stato e di Governo, fatta coi soldi pubblici e con una commissione di vigilanza che ne disciplina i caratteri, con una sua specifica redazione a New York che, in un avvenimento della portata di quello di cui stiamo parlando, non ha fatto altro che rilanciare le informazioni dei media Usa, probabilmente riciclandole dal tubo catodico davanti al quale erano seduti (non e’ che l’altro duopolista, Mediaset, abbia fatto di meglio, ma per queste tv non siamo obbligati a pagare il canone/tassa, e quindi i problemi riguardano solo loro stessi).
Sembrava quasi di leggere le corrispondenze di alcuni corrispondenti di testate televisive, cartacee e agenzie nei Paesi delle Americhe, quando comunicano la loro opera limitandosi a riferire le traduzioni di cio’ che hanno letto sui giornali del mattino, spesso senza rendersi conto che quegli stessi giornali in Italia sono stati letti pochi minuti dopo che sono stati messi in Internet, quindi, grazie alle differenze di fuso orario, molto tempo prima di quando loro le comunicano.
Nello specifico, vista la portata dell’avvenimento di cui stiamo trattando, non abbiamo dovuto attendere la sera tardi per sapere cio’ che le televisioni e la stampa dicevano quando negli Usa era mattina, ma c’e’ stato un passaggio diretto, grazie all’uso di traduttori in simultanea che letteralmente ci riferivano cosa stava in quel momento dicendo, per esempio, la Cnn. E per farlo, visto che queste tv si captano anche in Italia, non c’era decisamente bisogno di qualcuno a New York.
La domanda e’ quindi d’obbligo: a cosa serve la redazione di New York della Rai, visto che la sua opera e’ solo di riciclaggio delle informazioni di altri media facilmente captabili da una scrivania di Saxa Rubra, con anche un computer per andare su Internet, in modo che oltre alle immagini e le notizie via tv si possano leggere le notizie di giornali aggiornati in tempo reale come, per esempio, il New York Times? Quanto costano redazione e giornalisti? Sono soldi ben investiti visto che la loro funzione di farci leggere gli avvenimenti con un "taglio italiano delle immagini, dei fatti e delle interviste" e’ praticamente azzerata?
Una domanda che giriamo alla Commissione parlamentare di vigilanza della Rai, da cui attendiamo fiduciosi una risposta, pur nella vacatio della sua presidenza.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS