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LIBERALIZZAZIONI: TELECOM ELIMINA LA DURATA MINIMA CONTRATTUALE PER FINTA E FA PAGARE UNA PENALE DI 48 EURO. ALLA FACCIA DI BERSANI
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Comunicato 
9 aprile 2007 0:00
 

Firenze, 9 aprile 2007. Telecom Italia si adegua al Decreto Bersani (legge 40/2007, dopo la conversione) ed elimina la durata minima contrattale che era nei vari contratti di 12 mesi. Stabilisce, pero', un costo di "disattivazione" pari a 48 euro una tantum se la disattivazione avviene nel corso del primo anno di contratto.
La legittimita' di questa richiesta (che aumenta a 60 euro nel caso si disattivi in contemporanea una linea adsl) e' perlomeno dubbia, la legge 40 all'articolo 1 comma 3 prevede:
3. I contratti . devono prevedere la facolta' del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell'operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni. Le clausole difformi sono nulle .

Disattivare una linea telefonica per Telecom e' operazione semplice fatta direttamente dalle centrali, senza inviare alcun tecnico a casa dell'utente. I 48 euro non sono giustificati dai costi aziendali, ma sono un modo per far rientrare dalla finestra cio' che era uscito dalla porta. E c'e' pure il paradosso: i costi aumenteranno per il cliente che recede dopo 11 mesi di contratto. Prima era costretto a pagare "solo" un canone mensile, circa 15 euro, ora 48. Alla faccia di Bersani.
Abbiamo inviato un esposto all'Agcom, per denunciare il comportamento di Telecom Italia, ma anche di altri gestori come Tele2 che -dalle segnalazioni che ci pervengono- continua a pretendere il pagamento di tutte le mensilita' fino alla scadenza naturale del contratto.

Domenico Murrone, consigliere Aduc
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