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MULTA TELEFONICA. BENE UE. L'AUTORITA' ITALIANA, PER ESSERE EFFICACE, IMPARI A NON COMMINARE MULTE CON IMPORTI RIDICOLI
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Comunicato 
4 luglio 2007 0:00
 

Firenze, 4 Luglio 2007. La Commissione europea ha comminato una multa di quasi 152 milioni di euro alla compagnia spagnola Telefonica. La vicenda risale allo scorso febbraio quando l'Antitrust Ue aveva avviato nei confronti di Telefonica una procedura d'infrazione per pratiche commerciali anticoncorrenziali sulla banda larga, venduta all'ingrosso ai propri concorrenti con una differenza minimale rispetto al prezzo che la stessa Telefonica praticava ai clienti al dettaglio.
La prima cosa a cui abbiamo pensato, dopo aver letto che l'importo della multa era di 151.875.000 euro, e' alle vicende di casa nostra, in particolare alle ultime due multe che l'Antitrust ha comminato a Telecom Italia per 64.400 e 73.100 euro. Importi ridicoli che, per capire quanto possano far desistere Telecom Italia dal non reiterare i comportamenti che l'hanno portata alle multe, facendo un raffronto percentuale col reddito medio di una persona e con gli utili di questo gestore, e' come se ad un automobilista fosse stata comminata una multa per sosta vietata con l'importo di 0,46 euro..."hai voglia" a continuare a parcheggiare in sosta vietata... (1).
Centocinquantadue milioni e' decisamente un'altra cosa. E Telefonica, ammesso che con i vari ricorsi non le sia fatto uno sconto sostanzioso o le sia riconosciuta ragione, prima di reiterare il proprio abuso di posizione dominante, ci pensera' bene.
Auspichiamo che il nostro Antitrust prenda lezione dal suo equivalente comunitario, sempre che il legislatore gli dia questo potere e sempre che lo stesso legislatore abbia intenzione di creare e alimentare un libero mercato e non finto come quello di oggi. Un'ultima riflessione. Siccome "la tentazione fa l'uomo ladro" perche' agli ex-gestori monopolisti (come Telefonica in Spagna e Telecom in Italia e cosi' anche in Francia e Germania) deve essere affidata la gestione di una rete costruita in regime di monopolio? Non sarebbe meglio che queste reti fossero affidate a gestori indipendenti (al 100%!!) da chiunque poi e' nel mercato al dettaglio? Non solo ci sarebbero meno tentazioni e i prezzi sarebbero piu' bassi, ma spenderemmo tutti meno soldi, soprattutto nel far lavorare meno i vari Antitrust. La cosa non e' lunare ed e' fattibile, ma attualmente e' piu' che evidente che manchi la volonta' politica ed economica di farlo, soprattutto perche' gli ex-gestori monopolisti (tutti oggi in abuso di posizione dominante sul mercato) sono legati mani e piedi coi poteri e con i legislatori. La rottura di questo dominio, quindi, darebbe giovamento anche alle nostre istituzioni....

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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