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RAI ED ECONOMIA: GRAZIE ALL’EURO, INFORMAZIONE O CONFUSIONE?
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Comunicato 
1 ottobre 2002 0:00
 


LETTERA DELL’ADUC ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI VIGILANZA

Firenze, 1 ottobre 2002. Il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito, ha inviato la seguente lettera al presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, sen.Claudio Petruccioli.
Vorremmo segnalare come, in tema di informazione economica, il servizio pubblico radiotelevisivo, ha, ieri sera 30 settembre, registrato una pagina di confusione, disinformazione e disorientamento.
Si tratta della trasmissione "Primo piano" che, sul terzo canale pubblico, in seconda serata ha trasmesso un confronto sulla legge Finanziaria da poco approvata dal Consiglio dei ministri. A commentare e confrontarsi, erano stati chiamati l’on. Mario Baldassarri, sottosegretario al ministero dell’Economia, e l’on. Pierluigi Bersani, gia’ ministro ed esponente dei Democratici di Sinistra, quindi dell’opposizione. Un confronto che si prefigurava interessante, visto il livello di preparazione dei due invitati.
Ma le aspettative non sono state soddisfatte. Non tanto perche’ i due invitati non fossero all’altezza o perche’ hanno preferito "l’accapigliamento" di parte rispetto alle spiegazioni delle loro ragioni (non saremmo qui a chiedere un suo intervento in proposito), quanto perche’ si sono entrambi prodigati in spiegazioni e sciorinamento di numeri talvolta in lire ed altre in euro, in un crescendo che, grazie anche alle difficolta’ di comunicazione e semplificazioni degli argomenti finanziari, ha condotto il confronto ad una miscellanea incomprensibile. E non crediamo di essere particolarmente esigenti o particolarmente tonti in materia. Ma abbiamo semplicemente constatato che, alle gia’ conosciute difficolta’ che il consumatore medio ha rispetto alla conversione lira/euro, quella trasmissione dava solo un contributo di maggiore difficolta’, sprecando anche una buona occasione di informazione su un argomento che e’ all’ordine del giorno di tutta l’informazione.
Sicuramente non si puo’ imporre ai nostri governanti, come a chiunque parli attraverso il servizio pubblico d’informazione, di fare altrettanto. Ma quantomeno raccomandare, specialmente a chi conduce la trasmissione, che la comprensione puo’ essere facilitata invitando gli interlocutori ad usare un unico metro monetario di riferimento, ci sembra doveroso.
Ed e’ quanto le chiediamo, in virtu’ del fatto che, dovendo obbligatoriamente pagare per l’emissione di questa informazione, dire la nostra per aiutare la comprensione dei piu’, ci sembra il minimo.
 
 
 
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