
E’ come la scoperta dell’acqua calda, ma ricordarlo è importante.
Utente: io e mio marito, ottantenni che abitiamo in campagna vicino Arezzo, siamo senza telefono da metà novembre 2020. Un palo che portava la linea si è divelto per maltempo. Nei tanti solleciti che ho fatto, mi dicono che stanno per intervenire.. ma siamo già a metà febbraio.
Telecom: sì, lo sappiamo, abbiamo dato mandato ad una squadra esterna e ci dicono che stanno aspettando una “placca” dalla Germania, che dovrebbe arrivare il 15 febbraio.
L’altro giorno, 10 febbraio, dopo una serie di nostre telefonate, con maggiore esperienza e tenacia rispetto all’utente medio, riusciamo a parlare con una funzionaria che rimane stranita della vicenda. Dopo un po’ ci richiama e dice che ha minacciato la squadra che se non intervengono subito Telecom non pagherà e forse disdirrà i rapporti con loro.
Il giorno 11 febbraio, senza aspettare il 15 per l’arrivo tedesco, il palo è stato aggiustato e la linea dei signori ottantenni funziona.
Riflessione. La “placca” dalla Germania, quindi, non esisteva, ma nella comunicazione questi signori hanno giocato queste carte:
- la Germania è lontana e ci vuole tempo;
- noi siamo bravi perché ci riforniamo dai super efficienti tedeschi, e quindi siamo giustificati per il maggior tempo.
Ora Telecom pagherà anche gli indennizzi per il ritardato intervento.
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