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Tim/Vodafone e aumento tariffe. Duopolio contro il mercato? Denuncia all'Antitrust
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Comunicato 
27 agosto 2008 0:00
 
L'aumento delle tariffe in contemporanea da parte di Tim-Telecom Italia e Vodafone potrebbe rivelarsi come un passo verso un duopolio nel mercato della telefonia italiana, formato dall'ex monopolista e dall'unico concorrente 'solido'.
E' quanto ipotizziamo nella denuncia inviata all'Antitrust. I due gestori, che nella telefonia mobile coprono oltre il 72% del mercato, nei prossimi anni, grazie alle tariffe di terminazione verso i cellulari che continueranno essere maggiori rispetto alla telefonia fissa, continueranno ad avere un corposo vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti: sia verso i gestori alternativi di telefonia fissa, sia verso i gestori mobili minori.
A seguire il testo delle denuncia:
 
...... ricordando all'Autorita' l'esposto (inviato ad Agcm e Agcom) che ha denunciato il comportamento illegittimo di Tim nell'attuare una corposa rimodulazione tariffaria (clicca qui)
sottopone all'Autorita' un altro aspetto della questione.
Tim-Telecom Italia e Vodafone hanno deciso quasi in contemporanea la variazione di molti profili tariffari. Secondo i dati diffusi dalle societa', al 30 giugno 2008 esse detenevano complessivamente il 72,41% delle linee telefoniche mobili in Italia.
Il fatto che i gestori principali si muovano in simbiosi e' sospetto, ci fa ipotizzare un possibile accordo con l'obiettivo di evitare un travaso consistente di clientela verso il rispettivo principale concorrente. Per come e' strutturato il settore, infatti, difficilmente i due concorrenti minori, Wind e 3 Italia (e ancor meno gli operatori mobili virtuali) potranno approfittare della disaffezione della clientela verso Tim e Vodafone per modificare sostanzialmente le quote di mercato.
Quote che ambedue gli attori hanno interesse che rimangano immutate, perche' garantirebbe loro di essere, in un futuro non troppo lontano, gli unici gestori di peso in un mercato sempre piu' concentrato, dando vita ad un duopolio di fatto.
Senza scendere in dettagli gia' a conoscenza dell'Autorita', rileviamo che:
- la convergenza tra telefonia fissa e mobile e' ormai una realta';
- Telecom Italia e' sicuramente il dominus del mercato italiano, e l'istruttoria che l'Autorita' ha in corso nei confronti dell'ex monopolista, potrebbe ulteriormente certificarlo;
- Vodafone, sia acquistando Tele2 (ora Opitel), sia fornendo tramite rete mobile servizi analoghi a quelli su filo, ormai e' -e sempre piu' diventera'- un fornitore di servizi globale;
- la telefonia mobile e' stata ed e' quella che maggiormente genera valore aggiunto per i gestori;
- la regolamentazione delle tariffe di terminazione in Italia -che assicura alti introiti ai gestori mobili con molti utenti- garantira' ancora per molto tempo un vantaggio notevole a Tim-Telecom Italia e Vodafone rispetto ai concorrenti (fissi e mobili).
La strategia di Vodafone e Tim-Telecom Italia di aumentare i prezzi in contemporanea, quindi, non solo danneggia nell'immediato i consumatori con costi piu' elevati, ma pregiudica in modo preoccupante anche il livello di concorrenzialita' futura dell'intero settore.
Chiediamo che l'Antitrust indaghi per verificare se Tim-Telecom Italia e Vodafone abbiamo violato norme sulla concorrenza.
Chiediamo, inoltre, che l'Autorita' nell'ambito delle sue competenze faccia il punto sullo stato attuale della concorrenza delle telecomunicazioni (telefonia mobile, fissa e Internet) e sull'impatto che potrebbero comportare le novita' allo studio sulla regolamentazione dell'ultimo miglio della rete fissa.
 
 
 
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