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Tlc, roaming, rendite di posizione e utenti/sudditi. Non convengono a gestori e consumatori
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Comunicato di Vincenzo Donvito
17 febbraio 2014 14:29
 
 Secondo una indagine condotta su 28.000 cittadini dell'Ue, il 94% degli europei che viaggia al di fuori del proprio Paese fa un uso limitato dei servizi online sul cellulare a causa dei costi del roaming. La Commissione europea ha calcolato che i gestori di telecomunicazioni si stanno lasciando sfuggire un mercato di circa 300 milioni di consumatori a causa delle attuali politiche dei prezzi, con effetti negativi per altre imprese, come quelle che producono app (1).
E' decisamente una conferma di come il mercato libero, senza rendite di posizione, coi prezzi bassi e, sostanzialmente, basato su una onesta' di rapporti tra gestori e utenti (cosa che oggi in Italia e' quasi una chimera...), porta benefici a tutti gli attori dello stesso mercato. E non c'e' bisogno di andare tanto lontano rispetto ai nostri confini: in Francia l'eliminazione dei costi del roaming di cui godono quasi tutti i consumatori, dimostra che per i gestori è possibile offrire piani tariffari validi in tutta l'Ue allo stesso prezzo.... e non ci pare che in Francia ci sia una crisi del settore, anzi, questo tipo di approccio comunitario ha portato ad un mercato interno dove anche i costi molto contenuti per i consumatori sono sempre piu' una realta', con relativo ritorno di maggiore guadagno per i gestori.
In Italia, pur se quello delle tlc (essenzialmente telefoni, e molto meno per le tv) e' uno dei mercati piu' aperti e con le maggiori offerte (2), siamo ancora molto lontani da una consapevolezza imprenditoriale basata su un rapporto di sicurezza e fiducia coi propri clienti: questi ultimi sono considerati polli da spennare e non patrimonio da conservare, fidelizzare e coccolare con cio' che serve loro alla bisogna, prezzi bassi e qualita'. L'enorme percentuale delle richieste di aiuto che ci arrivano da parte dei consumatori (piu' del 50% del totale dei nostri servizi di consulenza) ne sono ampia testimonianza.
Ora vedremo se questi dati diffusi dalla Commissione europea potranno essere un campanello d'allarme per qualcuno oppure -come accade sempre nel nostro Paese- la situazione potra' evolversi in questo senso solo se e quando la specifica Autorita' (AGCOM) imporra' ad ognuno la novita'.... sulle quali -come ci indica la odierna diffusa realta' di illiceita' comune a tutti i gestori- non possiamo escludere che “fatta la norma, trovato l'inganno”.

(1) Qui i dati dell'indagine
(2) un mercato imparagonabile alle attuali diffuse e costanti fregature del cosiddetto mercato libero dell'energia

 
 
 
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