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 ITALIA - ITALIA - Attivazione servizi non richiesti: l'Antitrust condanna Tele2-Vodafone
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Notizia 
31 ottobre 2008 0:00
 
La società Opitel-Tele2 ha attivato servizi di utenza telefonica non richiesti in modo consapevole da parte dell'intestatario della linea, o con caratteristiche difformi da quelle promesse, senza prevedere la possibilità, per il contraente, di posticipare l'avvio delle procedure di attivazione del servizio ad un momento successivo rispetto alla registrazione del consenso telefonico, gestendo con ritardo i reclami. Sanzione di 165.000 euro. L'analisi dell'Antitrust ha riguardato segnalazioni di consumatori a partire da novembre 2007 all'agosto 2008, un periodo in cui la societa' era gia' stata acquistata dal gestore mobile Vodafone.

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 16 ottobre 2008, ha deciso di sanzionare Tele2 S.p.A. per pratiche commerciali scorrette, con una multa di 215.000 euro, ridotta a 165.000 euro, in considerazione del comportamento collaborativo della società.
Secondo l'Antitrust, Tele2 S.p.A. ha messo in atto comportamenti finalizzati ad acquisire contratti di utenza telefonica tramite call center, internet o agenti/procacciatori, senza aver acquisito preventivamente il consenso degli utenti, e ha stabilito modalità e tempistiche dell'esercizio del diritto di recesso che hanno condizionato considerevolmente le scelte dei consumatori, pratiche giudicate aggressive. La società ha, inoltre, fornito informazioni fuorvianti, ingannevoli o omissive su alcuni servizi.

I COMPORTAMENTI DI TELE2 S.p.A.
Secondo l'Antitrust, Tele2 S.p.A. ha violato il dovere di diligenza professionale:
attivando servizi di utenza telefonica non richiesti in modo consapevole da parte dell'intestatario della linea;
limitando modalità e tempistiche dell'esercizio del diritto di recesso;
attivando servizi con caratteristiche difformi rispetto a quelle promesse.
In particolare, nei casi esaminati dall'Autorità, la società ha indotto i consumatori a credere che il contratto di utenza del servizio telefonico si sarebbe perfezionato solo dopo la sottoscrizione dei moduli inviati a domicilio, senza far comprendere che la registrazione telefonica del consenso comportava comunque la conclusione del contratto. In numerosi casi, infatti, i consumatori si sono accorti di essere passati al nuovo operatore solo al momento della ricezione delle fatture da parte di Tele2.
La società non ha inoltre consentito ai consumatori di poter scegliere, in base ai propri interessi e alle proprie esigenze, tra l'immediato avvio delle procedure di attivazione a seguito del consenso telefonico e la possibilità di posticipare l'ordine ad un momento successivo.
L'istruttoria ha poi evidenziato in alcuni casi segnalati una difformità tra le informazioni fornite verbalmente in sede di proposta contrattuale e quelle contenute nella documentazione contrattuale inviata successivamente al domicilio dell'utente.
L'Autorità ha sanzionato la pratica con una multa di 215.000 euro, ridotta a 165.000 in ragione del comportamento collaborativo della società che, a partire dal mese di aprile 2008, ha adottato misure volte a migliorare i processi di acquisizione della nuova clientela mediante la conclusione di contratti di utenza a distanza.
 
 
 
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