La Commissione ieri ha pubblicato le nuove linee guida sull'Intelligenza artificiale, che specificano quali sono gli usi vietati di questa tecnologia nell'ambito dell'AI Act (il regolamento sull'Intelligenza artificiale). Pubblicate a qualche giorno dal vertice mondiale sull'IA organizzato il 10 e 11 febbraio a Parigi, ad alcuni appaiono come un atto di sfida a Donald Trump, che minaccia ritorsioni contro l'Ue per le multe contro i giganti americani del digitale. L'AI Act richiede alle società che commercializzano sistemi di intelligenza artificiale "ad alto rischio" di essere più trasparenti su come costruiscono e utilizzano i modelli, compresa una valutazione del rischio per i modelli più potenti. Tra i sistemi di IA vietati ci sono le tecniche subliminali, manipolative o ingannevoli; lo sfruttamento delle vulnerabilità; la classificazione delle persone ai fini di attribuire un punteggio sociale; la profilazione per determinare il rischio di un reato; il riconoscimento delle emozioni sul posto di lavoro o negli istituti di istruzione; l'uso di dati biometrici per dedurre razza, opinioni politiche, appartenenza sindacale, convinzioni religiose o filosofiche o orientamento sessuale; l'identificazione biometrica remota generalizzata in tempo reale in spazi pubblici. L'ambizione dell'Ue è di diventare "l'hub globale per l'intelligenza artificiale affidabile". Ma diversi attori del settore, compresi colossi americani, ritengono che la regolamentazione dell'Ue danneggi l'innovazione.
(il Mattinale europeo)
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