testata ADUC
CANONE RAI E ISTIGAZIONE A DELINQUERE
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
12 febbraio 2001 0:00
 


L'ADUC DENUNCIA L'ON.GASPARRI PERCHE' HA INVITATO TUTTI I CITTADINI A SMETTERE DI PAGARE IL CANONE RAI?
APPELLO ALL'ON.GASPARRI PERCHE SI UNISCA ALL'ADUC E AL VATICANO NELLA CAMPAGNA ABOLIZIONISTA.

Firenze, 12 Febbraio 2001. L'on.Maurizio Gasparri e' un deputato molto attento al rispetto delle leggi, tant'e' che ha fatto sapere che denunciera' tutta la Rai perche' domenica pomeriggio durante la trasmissione "Domenica In", un gruppo musicale avrebbe fatto propaganda a droghe illegali. Dopo che nella stessa trasmissione, dal conduttore, abbiamo saputo li' sono tutti contrari alla legalizzazione delle droghe (e chi se ne frega? Che bisogno c'era di puntualizzare sulla legalizzazione, visto che, come dice l'on.Gasparri, non si trattava di propaganda per la legalizzazione -che sarebbe piu' che lecita- ma istigazione al consumo?), aspettiamo la denuncia circostanziata del leader di Alleanza nazionale.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Ma quello che piu' ci ha colpito nella foga legalitaria dell'on.Gasparri, e' stata la frase "In ogni caso invitiamo tutti i cittadini a smettere di pagare il canone". Neanche noi, che stiamo conducendo una campagna per l'abolizione del canone/tassa, siamo stati in grado di giungere a tanta sfrontatezza (e ci guardiamo bene dal farlo), invitando gli italiani a violare una legge dello Stato; ma l'on.Gasparri, che nel momento in cui e' onorevole rappresenta istituzionalmente tutti gli italiani (anche chi non l'ha votato e chi e' favorevole alla legalizzazione delle droghe e contrario alla tassa/canone Rai), si sente invece superiore alla stessa legge, tant'e' che commette il reato di istigazione a delinquere? Sembra proprio di si'.
Prassi vorrebbe che ci recassimo in Procura della Repubblica a depositare una denuncia, e che il magistrato solerte (come potrebbe altrimenti, di fronte a tanta flagranza ed evidenza?) chiedesse alla Camera dei Deputati l'autorizzazione a procedere per il nostro onorevole, e che la stessa Camera, prima o poi, la concedesse, perche' non si puo' certo sostenere che sia parte del compito istituzionale di un eletto della Repubblica invitare i cittadini a violare una legge dello Stato. Ma non lo facciamo, perche' -per fortuna- non abbiamo l'obbligo della denuncia, come i pubblici ufficiali in presenza di flagranza di reato. Diciamo che riconosciamo all'on.Gasparri la foga della polemica e la distrazione della sua funzione, ma non di cio' che ha detto: pur se per motivi diversi dai suoi, il canone/tassa lo vorremmo abolire anche noi.
L'on.Gasparri (come lo Stato del Vaticano nei giorni scorsi) vorrebbe abolirlo perche' la Rai si e' fatta sfuggire cose a lui non gradite, noi, invece, perche' ci sembra assurdo pagare una tassa che va alla Rai per il solo fatto di possedere un apparecchio televisivo, e, andando anche piu' in la', ci sembra inutile e dannoso al bene comune l'esistenza di un servizio pubblico d'informazione e intrattenimento, pagato anche da chi non ne usufruisce.
Motivi diversi, sicuramente, ma per lo stesso obiettivo, almeno a breve termine. Cosi', come nei giorni scorsi facemmo appello al Vaticano a procedere insieme per l'abolizione dell'odiata tassa, altrettanto facciamo oggi all'on.Gasparri, sempre che, vinte le prossime elezioni politiche, non cambi idea in merito. Tra l'altro il nostro metodo, rispetto al suo "violate la legge!", forse e' anche un po' piu' civico.
Intanto aspettiamo la sua autorevole firma in calce alla petizione che abbiamo sul nostro sito in Internet: sarebbe un bel primo passo. Il diavolo, in genere, e' un buon alleato: e qui di diavoli ce ne sono due, anzi tre.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS