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SATYRICON E' SATIRA DI STATO E NON POTREBBE ESSERE ALTRIMENTI
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Comunicato 
15 marzo 2001 0:00
 


CENTRO-SINISTRA O CENTRO-DESTRA LA SITUAZIONE DELLA RAI NON CAMBIERA': VA ABOLITO IL CANONE E PRIVATIZZATO E DISMESSO IL SERVIZIO PUBBLICO

Firenze, 15 Marzo 2001. Il mare di polemiche che e' seguito a questa e altre puntate della trasmissione Satyricon in onda su Rai2 non potrebbe essere altrimenti vista la situazione del sistema pubblico di informazione radiotelevisiva, che vede la Rai, azienda a quasi totalita' di capitale pubblico, rientrare nelle iniziative economiche del Governo (la sua proprieta', dalla dismissione dell'Iri, e' stata parcheggiata al ministero del Tesoro).
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
O forse c'e' qualcuno che crede che oggi sia cosi' perche' il centro sinistra e' al governo e domani non sara' altrettanto perche' il centro destra sara' al governo? Sarebbe o in malafede o un illuso: la Rai e' la tv di Stato e di Governo e quindi -a parte le dichiarazioni domenicali di questo o quel politico in occasione magari di massimo sconforto mediatico per l'esclusione del momento- viene usata di conseguenza. Ci meraviglieremmo se le bagarre di questi giorni non ci fossero, alla vigilia di elezioni politiche dove i sondaggi, al momento, accreditano un cambio di maggioranza. E infatti nell'alleanza degli schieramenti papabili alla vittoria, non si trova una sola forza politica che tra i suoi programmi annoveri la privatizzazione o la dismissione del servizio pubblico di informazione radiotelevisiva (a suo modo fa eccezione la Leganord -cosi' come propone nel suo sito in Internet e sul suo quotidiano cartaceo- ma solo per l'abolizione del canone, senza andare oltre).
Per questo, pur nelle sue caratteristiche a volte dissacranti, la satira che trasmette la Rai e' e rimane satira di Stato, dove quest'ultimo (governo o opposizione poco importa) si sente in dovere di intervenire con poteri elogiativi o censori. Non era successo altrettanto nelle prime schermaglie della trasmissione della Serena Dandini "Ottavo nano" sempre in onda su Rai2? E succedera' domani, anche perche', sapientemente, i realizzatori dei programmi sanno bene cosa succede ogni volta che qualche politico viene maltrattato in questa o quell'altra trasmissione: l'attenzione dei media e l'audience salgono.
E' evidente che la vittima della situazione e' l'utente del servizio che, oltre al fatto che e' tale in quanto obbligato a pagare la tassa/canone per il solo fatto di possedere un televisore, deve sottostare a trasmissioni dove, piuttosto che l'informazione (inclusa la satira), le direzioni redazionali sono attente (o disattente -sempre per scelta) a calibrare la presenza di questa o quella parte politica.
Una situazione in cui, allo stato dei fatti, non c'e' soluzione, ma che non significa che dobbiamo disarmarci: la soluzione va fatta crescere, e noi ci proviamo con la nostra petizione per l'abolizione del canone ,   che vuole essere un punto di raccolta di quegli utenti che vogliono far sentire la propria voce, perche' chi domani avra' il potere, si senta piu' legittimato per raccoglierla.
Intanto, invitiamo gli utenti a prestare piu' attenzione a tutti coloro che, gia' in questa campagna elettorale, si pronunciano per l'abolizione del canone e la privatizzazione e dismissione del servizio pubblico di informazione radiotelevisiva.
 
 
 
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