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Energia. Informazione e partito unico del mercato tutelato. Come nasce e si alimenta un paradosso
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Editoriale di Vincenzo Donvito Maxia
2 dicembre 2023 14:20
 

A parte improbabili risultati della annunciata trattativa del ministro dell’Ambiente con la Commissione Ue per far slittare di un “pochino” la fine del mercato tutelato dell’energia, ci stiamo avviando a quando circa il 40% degli utenti che sono ancora nel mercato tutelato, e al netto delle cosiddette categorie più deboli per cui la tutela continuerà ad esistere, … questo 40% dovrà decidere il proprio fornitore del mercato libero. Ma se il nostro utente non lo fa, non avrà problemi per il gas nei prossimi 12 mesi e non avrà altrettanti problemi per la luce per i prossimi tre anni. Tempi ampi, quindi, perché questo circa 40% al netto dei deboli, potrà decidere chi meglio si confà ai propri consumi.

Questa la realtà su cui da settimane molti politici si divincolano per non apparire responsabili della fine del mercato tutelato.
- Lo fa, senza tanto dare nell’occhio, il maggior partito di governo (Fratelli d’Italia) che, quando gli si fa notare che ha votato a favore, dice che è stato costretto dal Partito democratico e dal Movimento 5 Stelle che, a suo tempo, inserirono la fine di questo mercato tra le prerogative per accedere ai fondi del Pnrr… “e caspita, non si può rinunciare a questi miliardi ora”.
- Lo fa il secondo partito di governo (Leganord) che, anche se a suo tempo aveva comunque votato per la questione Pnrr, ed ha votato nei giorni scorsi la legge che ha dato il via alla fine del tutelato, oggi si sfila dicendo che è stato un errore e che si sta impegnando a Bruxelles per rimediare (aspettiamo i risultati).
- Lo fanno il Pd e il M5S che a suo tempo votarono per la “connessione” col Pnrr e che oggi apostrofano la vicenda come “tassa Meloni” sulle bollette.
- Lo fanno Sinistra Italiana e Verdi che, comunque, qualunque cosa decida il governo loro sono contro.
- Non lo fanno Forza Italia, Azione, Italia Viva e +Europa che hanno anche ricordato che già oggi alcuni prezzi del mercato libero sono più convenienti di quelli del mercato tutelato, figurati domani con tutto libero. Ma questo partito di governo e questi altri tre partiti di opposizione contano poco sia nella maggioranza che nella minoranza. Pochissimi, a livello mediatico, se li filano se non per qualche breve dichiarazione in cui dicono che sono per il mercato libero, ma non è dato sapere, al di là degli slogan, il perchè.

Ecco, vogliamo soffermarci su questo ultimo aspetto.

Attenzione al mondo mediatico.
Che ha deciso di dare voce e ragioni al “partito unico del mercato tutelato”: Ampio spazio a Fdi per ripeterci che non è colpa sua ma di Pd e M5S. Altrettanto spazio a Leganord che si erge a paladino dei poveri consumatori…e ci ricorda molto la sua campagna contro il canone Rai che, alla fine, lo fa pagare anche a chi non possiede un tv. Pd e M5S anche loro paladini dei poveri consumatori.

Significativo il contorno, nei pur limitati spazi di opinione che vengono loro richiesti, … il contorno delle associazioni di consumatori, tutte (tranne Aduc) contro la fine del mercato tutelato… ma perché visto che nel mercato libero i prezzi sono anche più bassi?
Questa la nostra spiegazione: “Pronto Aduc? Siamo la tv pinco pallo, vorremmo invitarvi in trasmissione sulla questione del mercato tutelato. Come la pensate? (Aduc è favorevole alla fine)... ah allora no… non perché cerchiamo un'associazione contraria alla fine, ma perché è logico che un’associazione di consumatori sia contro la fine del mercato tutelato” …. ed è proprio in virtù di questo “è logico” che le associazioni si sono adeguate e giocano la loro parte e vanno in tv.
Ci sono anche eccezioni a questo “partito unico del mercato tutelato” che i media hanno deciso debba essere protagonista dell’informazione, ma sono marginali.

Come nasce e si alimenta un paradosso. Questa è una storia dove c’è impegno per vendere se stessi (partiti vari) o un proprio prodotto (media e informazione), costi quel che costi. Quel che conta è inserire questa vendita su quello che si considera il tappeto volante prevalente e vincente. Tappeto persiano doc o made in China, poco importa.

Chiosa finale. Si pensi che questo andazzo dell’informazione è spesso anche lo stesso per le decisioni politiche della maggioranza e per altrettante proposte dell’opposizione. Apparire e non essere.

Qui il video sul canale YouTube di Aduc

 
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