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 BOLIVIA - BOLIVIA - Bolivia. Tlc: Entel respinge le accuse del Governo
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6 aprile 2007 0:00
 
Entel, la compagnia telefonica boliviana, controllata da Telecom Italia, respinge le accuse di irregolarita' e si dice pronta a cooperare col governo di La Paz, che ha annunciato la sua intenzione di riprendersi la societa'. Lunedi' scorso il governo boliviano ha approvato un decreto col quale fissa una scadenza di 30 giorni per negoziare il ritorno in mano pubblica di Entel, che era stata privatizzata a meta' degli anni Novanta. La trattativa e' stata affidata ad una commissione formata da tre ministri e due sottosegretari. Entel si e' detta disponibile a fornire tutte le informazioni che le saranno richieste dalla commissione e si e' detta "sorpresa" del fatto che il governo abbia motivato la necessita' di rinazionalizzare la societa' per presunte "irregolarita' amministrative" commesse dalla stessa Entel. "Tutte le operazioni della compagnia - si legge in un comunicato - sono state effettuate nel pieno rispetto della legge". Il governo chiede a Entel di versare 25 milioni di dollari di tasse arretrate allo stato e il ministro dei Lavori pubblici, Jerjes Mercado accusa la societa' di aver investito in infrastrutture telefoniche solo 144 milioni di dollari, invece dei previsti 600 milioni di dollari. Il premier boliviano, Evo Morales, uno degli alleati del presidente venezuelano Hugo Chavez, ha gia' rinazionalizzato il settore energetico e ha avviato un piano per riportare nelle mani dello stato il settore minerario. Entel gestisce l'80% delle chiamate telefoniche a lunga distanza e il 70% del mercato boliviano della telefonia mobile. Telecom Italia controlla il 50% di Entel, mentre un altro 47% e' in mano a due fondi pensione e il restante 3% e' controllato dai lavoratori della compagnia.
 
 
 
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